L’ex procuratore di Marchisio su Twitter: anche nel 2010 chiese l’aumento, poi mi mandò via a calci

Non deve essersi lasciato bene con Claudio Marchisio, il suo ex procuratore Carlo Pallavicino. Non ha alcun timore di sparare a zero sul suo ex assistito e per farlo si affida al proprio profilo twitter. Le sue esternazioni fanno riferimento alle voci, emerse nella giornata di ieri, sulla richiesta di aumento dell’ingaggio dal parte del centrocampista della Juve. Il Principino percepisce al momento 4 milioni di euro bonus compresi per i prossimi tre anni, secondo solo a Gianluigi Buffon ed Andrea Pirlo.

Le voci su un suo possibile addio lo hanno infastidito non poco. Di qui la richiesta di chiaramenti alla società e la ventilata ipotesi di un rinnovo contrattuale. A detta di Pallavicino si tratta della stessa situazione maturata nel 2010, quando il padre del calciatore e lo stesso Marchisio lo invitarono a recarsi in sede per negoziare il nuovo contratto.

“Marchisio che chiede l’aumento mi ricorda l’Estate 2010: armiamoci e parti mi dissero padre e figlio.Non guarderemo in faccia a nessuno” dice il noto procuratore “Partii:mesi di trattative, accordi, proposte, ritocchi praticamente tutto apparecchiato per il rinnovo. Grazie ora puoi andare. Calcio in culo e via”.

Senza mezzi termini Pallavicino attacca Marchisio e lo accusa di averlo scaricato in malo modo. Proprio quando il rinnovo era pronto il Principino avrebbe deciso di affidare la sua procura al padre ritenendo la figura del procuratore superflua. “Non serve, mi rappresento da solo” dichiarò all’epoca il giocatore bianconero.

Pallavicino ha anche aggiunto di non credere assolutamente ad un Marchisio lontano dalla Juve. Dunque si aggiunge un’altra puntata a quella che si preannuncia essere la telenova dell’estate in casa bianconera. Chissà cosa penseranno i tifosi della Vecchia Singora, per i quali il Principino è il simbolo della juventinità e non accetterebbero di buon grado una sua eventuale cessione.