Murrayfield per il rugby Made in Italy rimarrà un taboo e un pessimo ricordo, anche perché la cocente sconfitta con la Scozia è arrivata dopo una settimana trionfale, forse in cui gli stessi giocatori hanno pensato sin troppo alla vittoria con i vicecampioni del Mondo della Francia, consumando energie mentali preziose. Sì, perché i limiti visti in campo quest’oggi sono soprattutto mentali, la Scozia tradizionalmente squadra muscolare e poco tattica, ha evidenziato tutte le debolezze dell’Italia.
Capitan Parisse evidenziava prima della partita che lo spogliatoio era solido e non si era montato la testa, eppure, in campo ad Edimburgo la Scozia ha fatto la differenza umiliando gli italiani. Squadra distratta, svogliata e una volta in svantaggio nervosissima, incapace di reagire e di fare le scelte giuste a tutti i livelli. Brunel cerca di dare un po’ di forza alla squadra, con cambi e continui richiami, ma nulla cambia e alla fine la Scozia vola con 34 punti, mentre l’Italia affonda incapace di andare oltre i 10 punti ed una misera meta.