Champions League: troppo Barca per questo Milan, 3-1 al Camp Nou!

Troppo forte il Barcellona per questo Milan, quello targato Massimiliano Allegri e condizionato dalla spending review. I blaugrana si limitano a fare il compitino e superano la squadra rossonera con il punteggio di 3-1. Messi, con una doppietta, segna ancora una volta al Milan, di Busquets l’altra rete del Barca. Non basta l’autogol di Pique arrivato a fine primo tempo dopo una splendida iniziativa di Kakà. Non bastano neppure le scelte coraggiose o meglio rinunciatarie di Allegri, che decide di lasciare in panchina Balotelli e di optare per un 4-4-1-1 che sa tanto di catenaccio.

Il primo tempo del Milan è quasi tutto nella propria metacampo. Il risultato non può che essere un vero e proprio assedio. Solo Abbiati e la buona prova dei centrali rossoneri evitano la rete dello svantaggio. Poi, però, ci pensa Abate in collaborazione con l’arbitro a spianare la strada ai blaugrana. Il terzino della nazionale strattona Neymar il quale si lascia palesemente cadere. Il direttore di gara concede un penalty che appare più che generoso. Dal dischetto si presenta il solito Messi che tira centralmente e segna la rete dell’uno a zero. Il Milan abbozza una reazione che sta tutta in un tiro di Montolivo che finisce di poco a lato. Il raddoppio del Barca, però, arriva di lì a breve. Cross di Xavi su punizione, interviene Busquets di testa che tutto solo deposita il pallone in rete. Anche su questo gol  c’è una decisione arbitrale controversa. Il calciatore spagnolo, infatti, appare in leggero fuorigioco sul traversone di Xavi, ma il guardalinee decide di non sbandierare. Sul finire del primo tempo, arriva un gol insperato e che ravviva il Milan. Progressione vecchio stile di Kakà, il suo cross di sinistro trova la deviazione sfortunata di Piquè che insacca il pallone in rete.

Nel secondo tempo Allegri si gioca la carta Balotelli e ne beneficia tutta la squadra che di tanto in tanto riesce ad affacciarsi nella metacampo avversaria e con Kakà avrebbe anche la palla del pari. Il brasiliano calcia il pallone a lato dopo un’azione personale di SuperMario, apparso voglioso di mettersi in mostra e meno indolente del solito. Il monologo blaugrana però continua. Fioccano le palle gol. Quelle più clamorose le sciupano Neymar e Sanchez, prima che Messi in collaborazione con Fabregas inventi la giocata della partita. Meravigliosa triangolazione al limite dell’area di rigore che libera il centravanti argentino davanti ad Abbiati. Tutto solo la Pulga batte il portiere rossonero con un tocco sotto. Nel finale c’è il rischio che il punteggio diventi più severo ma il risultato rimane sul 3-1 fino al 90′. Il Milan esce sconfitto dal Camp Nou ma per le condizioni attuali nel quale versa, non poteva offrire di più. Bene a tratti il Barca ma siamo lontani dalla versione blaugrana targata Guardiola. La sensazione è che mai più vedremo quel Barcellona, ma anche questo si lascia guardare.

Champions League: Atletico agli ottavi, tris Chelsea

Con due giornate d’anticipo, l’Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone ha staccato il pass per gli ottavi di finale di Champions League.
Nel quarto turno del gruppo G, i ‘Colchoneros’ hanno rifilato un secco 4-0 all’Austria Vienna.
Al ‘Vicente Calderon’, match già chiuso nella prima frazione di gioco grazie alle reti di Miranda, Raul Garcia e Filipe Luis. Nella ripresa sigillo del solito Diego Costa, che in precedenza aveva fallito un penalty.

Spagnoli in testa al raggruppamento e a punteggio pieno con 12 punti. Austriaci ultimi con 1 solo punto conquistato.
Nell’altro incontro, pari tra Zenit San Pietroburgo e Porto, in quello che si preannunciava come un vero e proprio scontro diretto per il secondo posto.
Vantaggio lusitano ad opera di capitan Lucho Gonzalez; risposta immediata dell’ex Hulk che approfitta di un pasticcio difensivo della retroguardia ospite.
Gli uomini di Spalletti salgono a quota 5, quelli di Fonseca a 4: si deciderà tutto nelle ultime due giornate.

Compie un balzo importante per il passaggio del turno il Chelsea di Josè Mourinho. Allo ‘Stamford Bridge’, i londinesi battono nuovamente lo Schalke 04 per 3-0 portandosi in vetta solitaria nel gruppo E con 9 punti.
La doppietta di Eto’o e la firma di Demba Ba permettono ai ‘Blues’ di staccare di tre punti i tedeschi, secondi con 6.

Terza piazza occupata dal Basilea che, nell’altro match di serata, non è andato oltre l’1-1 con la Steaua Bucarest.
Al ‘St. Jakob Park’, gli svizzeri riescono a riacciuffare il pari al 90′ con la rete di Sio. Beffa per i romeni, ai quali non è bastato il timbro del nostro Piovaccari per portare a casa l’intera posta in palio.
Basilea che si porta a 5 punti, in piena corsa per la qualificazione. La squadra di Reghecampf, invece, ottiene il secondo punto.

Champions League, Barcellona-Milan: le probabili formazioni

Una partita per cambiare il corso di una stagione e ritrovare la fiducia smarrita. Barcellona-Milan è questo e molto altro ancora per la squadra rossonera. Gli uomini di Massimiliano Allegri affronteranno i blaugrana nel momento più delicato della gestione del tecnico livornese. Un’eventuale sconfitta sonora potrebbe dare adito ad un cambio nella guida tecnica. Al contrario, una prova d’orgoglio potrebbbe ridare morale ad una squadra depressa psicologicamente e piatta nella gestione del ritmo gara.

Per questo motivo Massimiliano Allegri ha deciso di rivoluzionare la squadra e di renderla impermeabile all’attacco atomico dei catalani. Il tecnico rossonero opterà per un solido 4-4-1-1. L’impostazione tattica è chiara: 8-9 uomini dietro la linea della palla e poi veloci ripartenze guidate da Kakà e possibilmente finalizzate da Mario Balotelli. Per questa partita Allegri recupera Abbiati e sperimenta Muntari sulla fascia sinistra e Poli sulla destra, con il compito di fare da cani da guarda a Dani Alves e Adriano. Davanti, come accenanto, giocherà Kakà a supporto di Balotelli, in cerca di riscatto dopo le ultime deludenti appazioni. Il Barca risponde con il solito 4-3-3. In avanti vedremo il trio delle meraviglie composto da Neymar, Sanchez e Messi con quest’ultimo ancora alla ricerca della miglior condizione dopo l’infortunio muscolare che lo ha tenuto ai box per tre settimane. Ecco, dunque, le probabili formazioni della sfida di stasera:

[team1]

[team2]

Champions League: solo un pari per PSG e United

Deve rimandare l’appuntamento con la qualificazione agli ottavi di finale il Paris Saint Germain.
La squadra di Blanc, infatti, nel quarto turno del girone C di Champions, non è andata oltre l’1-1 con l’Anderlecht, surclassato due settimane fa.
Al ‘Parco dei Principi’, succede tutto nella ripresa: vantaggio ospite con De Zeeuw al 68′; risposta due minuti dopo del solito Ibrahimovic, al quinto centro in due gare con i belgi.

Nell’altro match del raggruppamento, vittoria fondamentale dell’Olympiakos, che si aggiudica lo scontro diretto per il secondo posto con il Benfica.
Ai greci è bastata la rete di Manolas al 13′ per piegare portoghesi.
La classifica vede il PSG sempre saldamente al comando con 10 punti; seconda piazza occupata dall’Olympiakos con 7, tre in più del Benfica; chiude l’Anderlecht con 1 punto.

Nessuna rete nel martedì di Champions per quanto riguarda il girone A. Terminano a reti bianche le sfide tra Real Sociedad e Manchester United e tra Shakhtar Donetsk e Bayer Leverkusen.
All’ ‘Anoeta’ di San Sebastian, i ‘Red Devils’ avrebbero l’opportunità di portare a casa l’intera posta in palio, ma Van Persie fallisce un calcio di rigore centrando il palo.
Alla ‘Donbass Arena’, invece, gli uomini di Lucescu non riescono a riscattare il pesante ko subìto in Germania e guadagnano un solo punto.
United sempre primo con 8 punti. Il Bayer Leverkusen segue con 7; a quota 5 lo Shakthar, mentre la Real Sociedad resta ultima con 1 punto all’attivo.

Champions League: la Juve gioca da grande ma non basta, contro il Real è 2-2!

La Juventus lotta, gioca bene per larghi tratti dell’incontro ma alla fine deve soccombere alle straordinarie individualità del Real Madrid. Contro le merengues finisce 2-2 con gli uomini di Antonio Conte che passano in vantaggio grazie alla rete di Vidal su rigore, ma poi ci trovano a rincorrere. Cristiano Ronaldo e Bale portano avanti la squadra di Carlo Ancelotti, prima che Llorente fissi il risultato sul pareggio. Questo 2-2, però, è molto importante per i bianconeri. Il contemporaneo successo del Copenaghen contro il Galatasaray permette alla Juve di centrare la qualificazione battendo i danesi e poi pareggiare in Turchia.

Conte rispolvera il 4-3-3 visto a Madrid. L’allenatore salentino, però, deve fare a meno di Chiellini squalificato e preferisce Asamoah ad Ogbonna. Dall’altra parte Ancelotti schiera il terribile tridente offensivo composto da Cristiano Ronaldo, Benzema e Gareth Bale. Partono forte i bianconeri. La Vecchia Signora gioca ad un ritmo forsennato. Caceres e Barzagli sono praticamente perfetti su Bale e Ronaldo. In avanti la posizione di Pogba dà molto fastidio alla difesa del Real. Il francese spesso si allarga sulla sinistra creando superiorià numerica su quella fascia. Proprio da lì arrivano le occasioni migliori per i bianconeri. La prima è un cross di esterno destro di Pogba, Pepe interviene per anticipare Llorente ma rischia un autogol sventato da un intervento di Casillas. Il Real risponde con due sortite di CR7 e Bale, sul secondo para facile Buffon. L’occasione più importante arriva a metà primo tempo. Cross dalla sinsitra di Tevez per il colpo di testa di Marchisio. Sulla conclusione del numero 8 bianconero si supera Casillas grazie ad un intervento prodigioso con il piede destro. Il vantaggio però è solo una questione di tempo. Al 41′ Llorente gira un’ottima palla verso Tevez, l’Apache pesca Pogba in area di rigore. Sul francese frana Varane. Per l’arbitro Webb non c’è dubbio: è calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Vidal che piazza la palla all’incrocio e manda avanti i suoi. Per il cileno si tratta del secondo gol in questa edizione della Champions League, entrambi su calcio di rigore. Il primo tempo si conclude con un’occasione per il Real, ma Ronaldo sciupa di sinistro da buona posizione. Si conclude così la prima frazione con una Juve davvero straorinaria, capace di mettere alle corde il Real e di meritare il vantaggio.

Nella ripresa le merengues tengono maggiormente  il pallone, senza però creare grandi pericoli alla difesa bianconera. Nonostante ciò il Madrid trova il pareggio per colpa di un grave errore di Caceres. Il difensore uruguayano cerca un retropassaggio folle, di fatto innesca il tre contro due delle merengues. Benzema serve Cristiano Ronaldo che di destro batte implacabilmente Buffon. Il portoghese eguaglia il record di otto reti nella fase a gironi e ci sono ancora due partite per provare ad arrivare addirittura in doppia cifra. La Juve subisce il colpo e non riesce più ad imporre il proprio gioco. Il Real dimostra la sua superiorità tecnica e sfiora subito il vantaggio. La traversa, però, nega la gioia del gol a Xabi Alonso su un sinistro di prima intenzione da fuori area. I bianconeri, però, reagiscono. È ancora Pogba a suonare la carica. Il suo cross basso innesca Marchisio, il centrocampista bianconero però è sfortunato, la sua conclusione viene parata da Casillas e la sua ribattuta trova un miracoloso salvataggio di Pepe sulla linea. È il momento più spettacolare della partita, purtroppo per i bianconeri, però, sale in cattedra Bale che con un uno contro uno micidiale si beve Asamoah e fulmina Buffon con un sinistro sul primo palo. Per il gallese si tratta della prima realizzazione in Champions League con la maglia del Real. Quando, però, i bianconeri sembravano dovessero capitolare definitivamente da un momento all’altro trovano la forza di reagire. La scossa ha le sembianze di Fernando Llorente. Il basco trova lo spunto giusto su un cross di Caceres e di testa schiacchia in rete la palla del pareggio. Siamo al 64′ e ancora la partita è apertissima. Per Llorente si tratta del secondo gol in Champions, il settimo al Real. Le merengues avrebbero un’altra occasione per passare in vantaggio ma Benzema manda il suo destro a lato. La Juve ci prova con qualche tiro da fuori di Tevez e del nuovo entrato Quagliarella. Casillas, però, non si fa sorprendere. Finisce allora 2-2. Per la Juve si tratta di un buon risultato contro una squadra a tratti inarrestabile. Ottimo il primo tempo dei bianconeri dove a conti fatti l’uno a zero poteva anche stare stretto. Per Conte è lun’ulteriore dimostrazione che i suoi ragazzi possono giocarsela contro i top club. Sarà necessario però un ulteriore step sia psicologico che fisico. Sotto quest’ultimo aspetto, soprattutto, la Juve ha evidenziato un discreto calo nel secondo tempo. Il risultato del Galatasaray, però, fa ben sperare in vista della qualificazione agli ottavi. Sono vietati, però, ulteriori passi falsi.

Champions League, Juventus – Real Madrid: le probabili formazioni!

Questa sera allo Juventus Stadium andrà di scena la gara di ritorno della supersfida tra i bianconeri e il Real Madrid di Carletto Ancelotti. Dopo la sconfitta dell’andata al Bernabeu, i campioni d’Italia sono quasi obbligati a fare risultato per evitare di complicare ulteriormente il discorso qualificazione.

Ormai è chiaro che la Juventus “formato europeo” secondo mister Antonio Conte non sarà la stessa di quella che siamo abituati a vedere in campionato: il tecnico salentino è infatti orientato verso la conferma del 4-3-3 visto nella gara di andata contro i Blancos. Ci sarà qualche novità sugli uomini che scenderanno in campo: in difesa, lo squalificato Chiellini sarà sostituito da Ogbonna, con Bonucci a far coppia con Barzagli in mezzo e Caceres largo sulla destra; a centrocampo il terzetto Vidal-Pirlo-Pogba, mentre il tridente offensivo sarà composto da Tevez, Llorente e da Marchisio, adattato nel ruolo di ala destra. Solo “problemi” di abbondanza in casa Real Madrid: Carlo Ancelotti ha tutta la rosa a disposizione, fatta eccezione per l’infortunato Coentrao. L’ex tecnico del PSG sembra voler confermare in blocco l’undici che ha battuto i bianconeri per 2-1 al Santiago Bernabeu, con Bale unica novità nel tridente offensivo insieme a Benzema e Cristiano Ronaldo. A centrocampo, possibile l’inserimento di Xabi Alonso, in ballottaggio fino all’ultimo con Illaramendi.

Ecco le probabili formazioni di Juventus – Real Madrid (Juventus Stadium, ore 20.45):

Juventus (4-3-3):

[team1]

Panchina: 30 Storari, 13 Peluso, 22 Asamoah, 33 Isla, 20 Padoin, 12 Giovinco, 27 Quagliarella.   All.: Antonio Conte

Real Madrid (4-3-3):

[team2]

Panchina: 25 Diego Lopez, 15 Carvajal, 3 Pepe, 14 Xabi Alonso, 23 Isco, 22 Di Maria, 21 Morata.   All.: Carlo Ancelotti

ESCLUSIVO – Alex di “Juventus, Storia di un grande amore”: Il nuovo modulo la svolta, Tevez-Llorente coppia perfetta!

Si comincia ad intravedere il sole dopo la tempesta. Sempre che di tempesta si possa parlare. Due sconfitte consecutive non sono abituali in casa Juve, ecco perchè fanno ancora più male. Ci sono, però, debacle e debacle. Quello del Santiago Bernabeu, ad esempio, è da valutare positivamente per la mole di gioco espressa e la tenuta psicologica della squadra. A rivelarcelo è Alex, uno degli admin della pagina Facebook “Juventus, storia di un grande amore”. Subito dopo la sfida contro il Real, abbiamo voluto ascoltare il parere di uno juventino doc, un tifoso che con la sua pagina ha un seguito di oltre 470 mila fan. Ecco la nostra chiacchierata con lui. Si parla della versione europea della squadra di Antonio Conte, ma anche di moduli, mercato e soprattutto si fanno delle previsioni su quale possa essere l’evoluzione della stagione bianconera. Uno degli argomenti principali della nostra ultima intervista ai responsabili di “Juventus, storia di un grande amore” era stato la possibilità di un cambiamento di modulo da parte di Conte. Ed è proprio da qui che partiamo, alla luce di quanto visto al Bernabeu:

Nella precedente intervista avevate detto: per vincere in Europa bisogna tornare alla difesa a 4! Come valutate il nuovo modulo adottato da Conte nella sfida contro il Real?

Io ho visto una Juventus veramente positiva! La squadra ha messo in difficoltà il Real Madrid nella propria arena, la squadra di Mister Conte ha dominato in tutti i 90 minuti, anche in 10 contro 11, costringendo le Merengues ad indietreggiare ed a perdere tempo nonostante il vantaggio e l’uomo in più. Penso che questo modulo possa essere la chiave di volta per poter dare una svolta all’attuale stagione.

Non credete, però, sia stato un azzardo da parte di Conte sperimentare il 4-3-3 proprio in una sfida delicata e fondamentale della stagione? Considerando che Marchisio e Tevez non sono di certo attaccanti esterni, come vi spiegate la scelta di questo modulo?

Credo che sia stata una delle scelte migliori di Conte in queste ultime 3 stagioni, la squadra ha risposto alla stragrande e sono convinto che senza quell’espulsione inventata saremmo usciti con i 3 punti dal Santiago Bernabeu. La squadra ha giocato ad un ritmo molto elevato riuscendo ad arrivare a fine partita con più benzina degli avversari. E comunque Tévez e Marchisio possono coprire benissimo il ruolo di esterno offensivo perché hanno le giuste capacità atletiche e tecniche.

Posto che Antonio Conte scelga di giocare in maniera stabile con questo nuovo sistema di gioco, per il mercato di gennaio hai un nome da consigliare a Marotta per sopperire alla carenza di esterni? L’impressione è che sul mercato ci siano pochi giocatori da Juve e quelli che ci sono costano troppo…

Vero, i giocatori “da Juve” sono pochi ma la verità è che è giunto il momento di vendere degli esuberi come De Ceglie e Peluso per poter arrivare a giocatori di prima fascia. I primi nomi che mi vengono in mente sono Kolarov, Coentrao e Clichy se parliamo di esterni bassi, mentre se parliamo di esterni offensivi farei cassa cedendo Padoin (o Isla) ed uno tra Giovinco e Quagliarella per poter arrivare ad uno tra Vela, Menez e Bonaventura. In attesa di Berardi.

Ritornando alla sfida contro il Real, come vi spiegate l’ingenuità di Chiellini, costata poi il calcio di rigore che ha deciso la partita? Il difensore bianconero non è nuovo a questo tipo di trattenute (era successo anche in campionato con il Milan): è il caso che Conte migliori questo aspetto del giocatore?

Purtroppo Conte non può migliorare questo aspetto di Giorgio perché fa parte del suo modo di giocare. Chiellini è un calciatore molto istintivo ed è questo a renderlo unico. A volte questa istintività porta ad ottime giocate ed a dei recuperi palla entusiasmanti ma a volte può farlo cadere in ingenuità veramente banali, ad esempio il rigore di ieri l’ha veramente regalato perché era una palla innocua.

Dopo la sconfitta di Madrid, quante reali possibilità ha la Juventus di qualificarsi alle fase ad eliminazione diretta?

Per me tante, la partita di mercoledì è stata veramente positiva. La Juventus ha dominato a Madrid! Secondo me non è assolutamente un’utopia pensare di poter fare minimo 7 punti in queste 3 partite, io sinceramente credo possibile pure un en plein di vittorie.

Se la Juve dovesse fallire sia in Italia che in Europa, è ipotizzabile un addio di Conte a fine stagione?

Non lo so, dipende molto da come arriverà questo ipotetico fallimento. Comunque io non vedo molto nera questa stagione, come già detto penso che il cambio di modulo potrà donare linfa nuova alla squadra. Molti giocatori saranno stimolati da questo nuovo modo di giocare.

C’è un giocatore bianconero che nell’ultimo periodo sembra l’ombra di sè stesso: stiamo parlando di Claudio Marchisio. Cosa è successo al Principino bianconero? Non credete stia un po’ soffrendo la concorrenza con Pogba?

Sinceramente io credo che Pogba non centri nulla, purtroppo in Italia siamo senza mezze misure ed un giocatore che fino a pochi mesi fa (basti pensare anche al pezzo di partita giocato in Supercoppa nel quale fu super elogiato anche dai telecronisti) veniva considerato un top player, ora viene duramente criticato. La verità è che l’infortunio che ha subito il Principino ha messo a dura prova la condizione fisica del giocatore, che solamente da poche settimane è tornato a disposizione. Se analizziamo bene la partita di mercoledì, fin quando la condizione fisica ha tenuto, si è comportato molto bene; nella ripresa è calato perché è ancora fuori forma ma vedrete che tra poche settimane tornerà il giocatore che abbiamo conosciuto negli scorsi anni.

In queste ultime due partite, nonostante le sconfitte, abbiamo visto un buon Fernando Llorente. La sensazione è che lo stesso Tevez si trovi meglio con un attaccante come lo spagnolo, in quanto in grado di giragli attorno e di sfruttare i suoi movimenti a venire incontro alla palla. Non credete possa essere proprio la crescita di Llorente una delle chiavi per il resto della stagione bianconera?

Esattamente. Io ho sempre dichiarato che Llorente sarebbe diventato un uomo importante per questa squadra. La verità è che Tévez, con affianco un giocatore come il basco, riesce ad esprimere tutto il proprio potenziale ed anche lo stesso spagnolo regala nuove trame offensive alla squadra con le proprie sponde e con le sue capacità nel gioco aereo. Ed ancora non si è visto il vero Llorente, chi segue il calcio spagnolo sa di cosa parlo. E comunque non escludo un potenziale 4-3-3 con un attacco tutto fantasia formato da Tévez e Vucinic alle spalle di Llorente, con un centrocampo molto muscolare (dunque con Pirlo in panchina).

 

 

Juve: adesso serve un’impresa in Turchia. Ecco la situazione del girone dei bianconeri!

Situazione complessa ma non impossibile da risolvere quella del girone della Juve. In questo momento al comando del gruppo B c’è il Real Madrid a quota nove punti. Tre vittorie su tre per gli uomini di Carlo Ancelotti che hanno messo a segno ben 12 reti al cospetto di solo due subite. Al secondo posto del girone si trova il Galatasaray con 4 punti. La squadra turca può sorridere dopo la vittoria per 3 a 1 contro i danesi del Copenaghen. Terza la Juve con due punti e fanalino di coda proprio il Copenaghen con un solo punto, conquistato in casa contro i bianconeri nella prima partita del girone.

Adesso gli uomini di Antonio Conte saranno costretti a voltare pagina. Addirittura potrebbero non bastare 6 punti in tre gare per qualificarsi. Gli scenari possibili sono molteplici, ma in ogni caso i bianconeri hanno bisogno almeno di un’impresa: vincere in casa contro il Real Madrid oppure espugnare il campo del Galatasaray nell’ultima giornata. La situazione pù probabile è che si arrivi all’ultimo incontro con il Real già qualificato e i turchi avanti alla Juve a quota 7 in classifica, contro i 5 della Vecchia Signora. Facile ipotizzare, infatti, il successo della squadra di Roberto Mancini sul campo del Copenaghen ed una sconfitta o al massimo un pareggio al Bernabeu. Solo un’impresa a Madrid permetterebbe al Galatasaray il passaggio del turno certo, sempre ammettando che la Juve cada in casa contro i blancos.

Il cammino dei bianconeri prevede due gare su tre in casa. Le prossime due saranno a Torino contro Real e Copenaghen. Gli uomini di Antonio Conte sono chiamati ad almeno una vittoria in queste due partite. Qualora ciò accadesse si presenterebbero alla sfida decisiva contro il Galatasaray a quota 5 punti e con la possibilità con una vittoria esterna di sorpassare i turchi in classifica ottenendo così il pass per la seconda fase. Anche un eventuale pareggio del Galatasaray a Madrid non cambierebbe la situazione, in quanto, arrivando entrambe ad 8 punti, passerebbe la Juve in virtù degli scontri diretti a proprio favore. L’unica variabile potrebbe essere una vittoria dei bianconeri o dei turchi contro i blancos. Nel caso fosse la Vecchia Signora ad ottenerla, allora le basterebbe un pareggio in Turchia per passare il turno. Al contrario, qualora il Gala riuscisse nell’impresa di vincere al Bernabeu, la Juve sarebbe di fatto eliminata. La qualificazione dei bianconeri, dunque, è appesa ad un filo, o meglio dipende da una grande vittoria, che sia contro il Real o in Turchia, poco importa!

Champions League, Girone D: Bayern facile, City in rimonta

Prosegue immacolato il cammino del Bayern Monaco in Champions League.
Nella terza giornata valida per il Gruppo D, i campioni d’Europa hanno battuto agevolmente i cechi del Viktoria Plzen.

All’ ‘Allianz Arena’, i ragazzi di Guardiola hanno deliziato il proprio pubblico con una prestazione spettacolare.
I bavaresi hanno rifilato un sonoro 5-0 alla formazione campione della Repubblica Ceca, che nell’arco dell’intero match non ha effettuato nemmeno un tiro verso la porta di Neuer.

A partecipare alla goleada sono stati Ribery (25′ e 61′), Alaba (27′), Schweinsteiger (64′) e Goetze (90′).
I bavaresi restano a punteggio pieno e vedono sempre più da vicino la qualificazione agli ottavi di finale.

Nel pomeriggio, il Manchester City ha ottenuto una vittoria fondamentale sul campo del CSKA Mosca, in quello che poteva considerarsi un vero e proprio spareggio per il secondo posto.
All’ ‘Arena-Khimki’, gli uomini di Pellegrini vincono 2-1 in rimonta.

Succede tutto nella prima frazione di gioco: ci ha pensato il ‘kun’ Aguero nel giro di otto minuti (34′ e 42′) a ribaltare l’iniziale vantaggio russo firmato da Tosic (32′).
I ‘Citizens’ salgono a 6 punti alle spalle del Bayern, staccando proprio il CSKA che rimane fermo a 3.

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Champions’League, Girone C: show di Ibra, pari tra Benfica e Olympiakos

Uno Zlatan Ibrahimovic così in Champions’League non l’avevamo mai visto.
Strepitoso poker dell’attaccante del Paris Saint Germain che batte praticamente da solo il malcapitato Anderlecht.

Al ‘Vanden Stock’ di Bruxelles, i campioni di Francia s’impongono sui padroni di casa con un roboante 5-0.
Oltre ad Ibrahimovic, in gol anche Cavani, che firma il pokerissimo.
Con le quattro reti realizzate, la punta svedese si iscrive nel club dei dieci giocatori capaci di firmare un poker in un match della massima competizione europea.

La formazione guidata da Blanc è sempre più prima nel proprio raggruppamento: 9 punti e qualificazione agli ottavi ormai in cassaforte.
I belgi, invece, restano ancora a zero punti.

Nell’altra sfida del Gruppo C, pareggio per 1-1 al ‘Da Luz’ di Lisbona tra il Benfica e l’Olympiakos.
Al vantaggio dei greci siglato da Dominguez al minuto 29, ha risposto Cardozo a sette minuti dal termine.
Entrambe le formazioni si portano a quota 4 punti e, molto probabilmente, il match di ritorno ad Atene tra due settimane potrebbe rivelarsi decisivo per il secondo posto.

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