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ESCLUSIVO – “Io sono del Milan”: La partita col Chievo è l’ultima spiaggia per Allegri…

Due giorni dopo la sconfitta europea contro il Barcellona e alla vigilia del match di campionato contro il Chievo, gli amministratori di “Io sono del Milan” hanno concesso a noi di SportLover.it un’intervista per analizzare la partita del Camp Nou di mercoledì e per discutere delle ripercussioni che il risultato negativo può avere sulla stagione, a partire già dal prossimo impegno di campionato, in programma domenica pomeriggio contro il Chievo. Secondo gli amministratori della pagina Facebook rossonera, che conta oltre 600.000 fans, sono convinti del fatto che la sfida contro i clivensi rappresenti una sorta di ultima spiaggia per mister Allegri, il quale, a questo punto, è davvero obbligato a portare a casa i 3 punti per non complicare ancora di più una stagione già abbastanza compromessa e per ottenere una conferma sulla panchina del Milan.

Al di là delle difficoltà oggettive che si incontrano quando si gioca contro una squadra come il Barcellona, che giudizio dai alla prestazione dei rossoneri di mercoledì sera?

La prestazione contro il Barcellona è stata sicuramente insufficiente, ma nel complesso non deludente come ci si poteva aspettare. Tenendo conto del rigore inesistente e del gol irregolare dato a Busquets, il Milan quasi poteva anche portare a casa un pareggio.

La sensazione è che il Milan abbia “regalato” ai blaugrana tutto il primo tempo. In tal senso ha influito la scelta di Allegri di rinunciare a Balotelli, dando fiducia ad un evanescente Robinho?

Il primo tempo è stato decisamente giocato sotto tono e Robinho è stato fra i peggior in campo. Balotelli quando entrato ha fatto bene, ma a posteriori è dura dire se Allegri ha fatto bene o male.

Visto il momento difficile che il Milan sta vivendo in campionato, la Champions non rischia di diventare un peso per i rossoneri?

No assolutamente, perché comunque la Champions, al di la del prestigio e della vetrina internazionale, ti può dare quella carica e quelle motivazioni che i rossoneri spesso e volentieri non trovano in campionato.

Abbandonato definitivamente il 4-3-1-2, Allegri sta riproponendo con insistenza il tridente d’attacco. Alle luce di ciò, quanto pesa l’assenza di un giocatore come El Shaarawy? Con la sua corsa e il suo sacrificio, il Faraone potrebbe restituire al Milan quell’equilibrio di squadra che oggi manca?

El Shaarawy manca tantissimo soprattutto ora che siamo tornati al 4-3-3. Speriamo di rivederlo al più presto in campo, forse già dopo la sosta. Tutti i tifosi, noi compresi, non vedono l’ora di vedere duettare il Faraone con Kakà.

Come giudichi le vicende societarie del Milan? In un momento così delicato potrebbero influire sulle prestazioni degli uomini di Allegri?

Le vicende societarie sono state gestite in maniera errata, sicuramente non come il Milan ci ha abituato. Il comunicato diffuso domenica sera è stato un clamoroso autogol e sicuramente i giocatori potrebbero risentirne.

Dopo 28 anni di successi è stato giusto mettere in discussione l’operato di un navigato e abile dirigente (probabilmente tra i migliori d’Europa) come Galliani?

Io sono un grande sostenitore di Galliani. L’ad ha saputo spendere bene quando aveva i soldi a disposizione ma anche quando era a corto di moneta, leggasi Ibrahimovic e Balotelli. Perdere lui, solo per il peso politico che ha, sarebbe un gravissimo errore.

In una situazione così complicata per il Milan, come va interpretato il silenzio del presidente Berlusconi?

Berlusconi probabilmente si trova combattuto fra una figlia che vuole emergere e che ha tanta voglia di fare, e un amico come appunto Galliani e penso che alla fine opterà per una soluzione che vada bene ad entrambi per il bene del Milan.

La partita di domenica contro il Chievo Verona è l’ultima spiaggia per Massimiliano Allegri?

Si assolutamente: se perdi contro l’ultima in classifica non ci sono più alibi.

Con l’arrivo di Honda a gennaio non credi ci sia un eccessivo affollamento in attacco? Da questo punto di vista sacrifichesti El Shaarawy, che con la presenza di Kakà rischia di trovare sempre meno spazio?

In attacco ci sarà sovraffollamento. El Shaarawy però non lo toccherei almeno fino al termine della stagione. E’ stata sbagliata la scelta di Matri e sicuramente il doppione Honda/Kakà ha poco senso. Probabilmente con il giapponese l’affare era stato chiuso prima che si aprisse quello per Ricky e alla fine hanno deciso di puntare su entrambi, calcolando che tutti e due possono giocare in diversi ruoli.

Col ritorno di Abbiati continueresti a puntare su Gabriel oppure il titolare rimane l’esperto portiere rossonero?

Abbiati rimane il titolare, ma penso per un preciso diktat dirigenziale. Io darei spazio a Gabriel, che comunque diverrà il numero uno del Milan per la prossima stagione.

Cedere Balotelli per 3 acquisti mirati tra difesa e centrocampo potrebbe essere la scelta giusta per il Milan di oggi?

Balotelli rimarrà fino al termine del campionato poi il Milan farà le sue valutazioni. La speranza è che possa tornare quello della seconda metà della stagione, anche perché un Super Mario così non fa bene a nessuno. Per ora è difficile fare ragionamenti sul suo futuro.




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esclusivo Facebook intervista Io sono del Milan

L'Autore Marco Mincione

Studente di Chimica e Tecnologia Farmaceutiche presso l'Università della Calabria, coltivo da sempre la passione per lo sport e, in particolare, per il calcio. Seguo con attenzione tutti i più importanti campionati europei (e non solo) e sono un tifoso sfegatato della Juventus.

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