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Mondiali di Atletica: Bolt vince i 200 metri davanti a Weir e Mitchell

Usain Bolt non ha mancato l’appuntamento con la vittoria alla quattordicesima edizione dei campionati del mondo di atletica leggera, in programma fino a domani a Mosca: dopo aver conquistato la medaglia d’oro nella gara dei 100 metri piani con il tempo di 9‘’77, infatti, il sei volte campione olimpico ha tagliato per primo il traguardo anche nella prova dei 200 metri.

Presso lo stadio Lužniki, il velocista giamaicano ha fatto registrare il tempo di 19’’66. Alle sue spalle si sono piazzati il connazionale Warren Weir (19’’79) e lo statunitense Curtis Mitchell (20’’04). Il terzo giamaicano in gara, Nickel Ashmeade, si è invece dovuto accontentare del quarto posto. Il britannico Adam Gemili, avendo fermato il cronometro sul 20’’08, è stato il migliore degli europei. Anaso Jobodwana (20’’14), Churandy Martina (20’’35) e Jaysuma Saidy Ndure (20’37) hanno chiuso nelle ultime posizioni.

Quello di oggi è il settimo oro mondiale conquistato da Usain Bolt. Domani, nella staffetta 4×100 metri, potrebbe arrivare l’ottavo.

Mondiali di Atletica, Greco si fa male e rinuncia alla gara: “Una rabbia enorme”

Daniele Greco si presentava ai Mondiali di Atletica come favorito numero uno della gara di salto triplo, poi uno stiramento durante il riscaldamento e la conseguente rinuncia alla gara. Un paio di salti di prova ed un dolore fortissimo sul retrocoscia della gamba destra. Probabile stiramenteo ed addio ai sogni di gloria. Il 24enne talento azzurro piange disperato sulla pedana. Non si capacita di ciò che è accaduto. Dovrà assistere alla gara di domenica dalla tribuna, pensando ad un sogno infranto in pochissimi attimi .

Per l’atleta leccese si tratta di un vero e proprio dramma sportivo. Arrivava all’appuntamento iridato in una condizione invidiabile e con un titolo di campione europeo indoor conquistato lo scorso febbraio a Goteborg.La spedizione italiana ai campionati mondiali puntava tutto su di lui, vera e propria punta di diamante di un movimento in crisi. L’intenzione di Greco era quella di vincere la medaglia d’oro, dando così nuova linfa all’atletica italiana: “Ora lo posso dire, puntavo a vincere. Avevo sensazioni straordinarie. Avrei voluto ripagare la federazione di tutte le attenzioni che mi ha dedicato. Invece adesso la rabbia è enorme, come mai nella mia vita”.

All’appuntamento iridato di domenica non ci sarà neanche Fabrizio Donato, bronzo alle olimpiadi di Londra e fuori dalla finale. Vedremo, invece, Fabrizio Schembri, qualificato con 16,83 (nona misura). La gara di salto triplo perde, però, uno dei suoi favoriti. La speranza è di rivedere Greco al più presto in pedana. Del resto ha solo 24 anni ed un talento pronto ad esplodere definitivamente, a patto che gli infortuni decidano di dargli tregua.

Mondiali di Atletica: Usain Bolt conquista la finale dei 100 metri

Senza grossi patemi d’animo, Usain Bolt ha conquistato il pass per la finale mondiale dei 100 metri che si correrà tra poco più di un’ora (ore 21.50 di Mosca, le 19.50 in Italia).

Il velocista giamaicano, con il tempo di 9″92, si è aggiudicato la terza batteria delle semifinali battendo al fotofinish l’americano Mike Rodgers, che ha chiuso in 9″93. Il primatista mondiale e campione olimpico, al via, non è stato autore di una brillante partenza salvo poi recuperare (come spesso gli è successo in carriera) negli ultimi 50 metri. Così come accaduto ieri, anche in questa gara Bolt non ha dato l’impressione di spingere al massimo ma si è limitato a gestire l’attacco degli avversari.

Per la finale, Usain dovrà fare attenzione al connazionale Nickel Ashmeade (il più veloce nelle semifinali con il tempo di 9”90) e ai due americani Mike Rodgers e Justin Gatlin.

Mondiali di Atletica: Bolt, inizio super! Vince la sua batteria e si qualifica per le semifinali

Usain Bolt non ha deluso le attese e ha fatto sua la batteria dei 100 metri conquistando l’accesso alle semifinali in programma Domenica.

Il giamaicano, ai Mondiali di Atletica in corso a Mosca, ha corso e vinto in scioltezza l’ultima batteria dei 100 fermando il cronometro sui 10″07, tempo buono per disputare le semifinali. Nella stessa giornata di domenica, poi, si correranno anche le finali (ore 21.50 a Mosca, le 19.50 italiane). Bolt, comunque, non è stato il più veloce di giornata: infatti, meglio di lui hanno fatto gli americani Mike Rodgers (9″98) e Justin Gatlin (9″99), candidati a dar del filo da torcere al campione olimpico.

Ad ogni modo, Bolt, che oggi non ha espresso al massimo tutto il suo potenziale, non sembra preoccupato più di tanto dei suoi avversari. E in fondo il recordman mondiale non ha tutti torti: infatti, anche in terra russa l’uomo da battere sarà lui!

Mondiali di Atletica: che inizio per l’Italia, Valeria Straneo argento nella maratona!

Inizio col botto per l’Italia ai mondiali di atletica leggera a Mosca. La piemontese Valeria Straneo conquista la medaglia d’argento nella maratona. Oro alla kenyota Kiplagat, bronzo per la giapponese Fukushi. Una gara condotta dall’inzio alla fine, con un ritmo insostenibile per le rivali. Tutte tranne la Kiplagat. La kenyota scappa via negli ultimi tre kilometri. La Straneo prova a tenerla lì ma nulla può di fronte alle lunghe leva dell’atleta africana.

Il risultato odierno è un vero e proprio premio alla carriera per la nostra rappresentante. Trentasette e non sentirli, la Straneo è cresciuta costantemente negli ultimi anni nonostante un problema di sferocitosi ereditaria che l’ha costretta all’asportazione della milza. Ottava alle olimpiadi di Londra, sempre nel 2012 ha ottenuto a Rotterdam il record italiano della maratona con il crono di 2’23″44. Per intenderci oggi la Kiplagat ha vinto l’oro in 2’25″44. Risultati, insomma, che facevano ben sperare in vista della gara odierna.

In pochi, però, avrebbero scommesso in una medaglia. Una condotta di gara autoritaria e spregiudicata ed un risultato che la proietta tre le grandi della disciplina. L’argento della Straneo rappresenta oro colato per la nostra atletica visti i risultanti deludenti delle scorse manifestazioni internazionali. L’Italia torna a vincere una medaglia in una delle specialità chiave dell’atletica, quella maratona che fu di Stefano Baldini e che per anni ha avuto un vero e proprio vuoto generazionale. Adesso a colmarlo è un’atleta della vecchia scuola. Ma ce la teniamo ben stretta, perchè Valeria Straneo è simbolo di come il lavoro paghi. Quest’argento è frutto di anni e anni di sacrificio. Adesso non resta che feseggiare la prima medaglia italiania in questa edizione dei campionati del mondo di atletica leggera.

Atletica, Bolt senza freni: io dopato? Sono un fenomeno dall’età di 15 anni

Il recordman giamaicano, Usain Bolt, non ha peli sulla lingua. Giunto a Londra per prendere parte al torneo individuale organizzato dall’IAAF, la Diamond League, l’uomo più veloce della terra ha sottolineato come da undici anni a questa parte si sia reso protagonista di prove atletiche straordinarie: “faccio cose fenomenali da quando avevo 15 anni“. Bolt, che è stato il più giovane di sempre a vincere i Mondiali juniores, di cui detiene anche il record mondiale di categoria, oltre ad aver infranto ogni primato possibile ed immaginabile in questa disciplina, è rimasto impassibile dinanzi lo scandalo doping, che ha coinvolto numerosi colleghi del campione olimpico: “nella vita le persone purtroppo commettono errori“.

Sebbene il campione olimpico, soprannominato “Lightning” (lampo), non nominiesplicitamente Asafa Powell, il riferimento all’amico e rivale giamaicano è palesemente chiaro. Per Bolt, l’importante è avere la coscenza pulita ed essere consapevole di non aver mai assunto sostanze dopanti: “Mi è stato dato un dono, so di essere pulito. Prendo solo delle vitamine, nessun integratore“. Stando alle parole del ventiseienne, considerato il più grande velocista di tutti i tempi, i risultati raggiunti sulla pista d’atelica sono frutto esclusivamente di un duro allenamento, che lo spinge a non preoccuparsi degli altri atleti. Infine, in merito alla Diamond League che si svolgerà tra poco più di un mese a Londra, Bolt non ha intenzione di porsi limiti: “C’è ancora un mondo davanti a me. Mi sento in gran forma e domani spero di dimostrarlo“.

Doping shock in pista: Tyson Gay e Asafa Powell positivi, niente mondiale

Domenica shock per il Mondo dell’atletica leggera a poche settimane dai mondiali di Mosca. I controlli antidoping fanno scoppiare i casi Tyson Gay e Asafa Powell, trovati positivi assieme ad altri atleti giamaicani.

Doveva essere il primo sfidante di Usain Bolt, invece, Gay dovrà rinunciare ai prossimi Mondiali perché trovato positivo ad un controllo anti-doping. Non si conosce ancora la sostanza cui è risultato positivo, ma l’atleta si è detto dispiaciuto e ha sottolineato che evidentemente si è fidato delle persone sbagliate perché lui non ha mai fatto consciamente uso di sostanze proibite.

Dopo la notizia che riguarda lo statunitense arriva il terremoto del doping in Giamaica, dove sono ben 5 gli atleti trovati positivi a sostanze dopanti. E tra questi c’è anche Asafa Powell che assieme a Bolt è una delle stelle della nazionale del Paese caraibico, oltre ad altri nomi noti dell’atletica. Insomma, una bufera e purtroppo ci tocca dire l’ennesima, che ruba credibilità al mondo dell’atletica e al contempo dimostra da una parte come i controlli siano ormai efficienti e puntuali, dall’altra che gli atleti chi più, chi meno consciamente, cercano sempre di ottenere i risultati con ogni mezzo.

Meeting Areva, 200 metri: Bolt polverizza il record di Michael Johnson

Dopo aver battuto il record stabilito dal namibiano Frank Fredericks agli ExxonMobil Bislett Games di Oslo, Usain Bolt si è aggiudicato un altro primato nella gara dei 200 metri piani: avendo vinto in 19”73 (+0.2) al Meeting Areva di Parigi (davanti al connazionale Warren Weir ed al francese Christophe Lemaitre), il campione giamaicano ha infatti polverizzato il record dello statunitense Michael Johnson (che il 29 giugno 1990 si aggiudicò la gara con il tempo di 20”01).

Il 19”73 fatto registrare da Bolt nella nona tappa della Diamond League 2013 è il miglior rilevamento cronometrico mondiale stagionale. Ai Campionati del mondo di atletica leggera, che si terranno dal 10 al 18 agosto prossimo presso lo stadio Luzniki di Mosca, il campione olimpico sarà dunque l’uomo da battere. Tyson Gay, che il 24 giugno scorso aveva corso i 200 metri in 19”74 (+1.6) ai Trials statunitensi, dovrà prenderne atto.

ExxonMobil Bislett Games, 200 metri: Usain Bolt da record

La tappa italiana della Iaaf Diamond League 2013 non ha portato fortuna a Usain Bolt: battuto dallo statunitense Justin Gatlin nella gara dei 100 metri piani, il corridore giamaicano ha dovuto accontentarsi del secondo posto. Vincendo i 200 metri piani con il tempo di 19’’79, però, il campione giamaicano ha saputo trovare un pronto riscatto agli ExxonMobil Bislett Games di Oslo.

In un meeting internazionale privo di molti atleti statunitensi e giamaicani, già proiettati agli imminenti trials nazionali, la vittoria di Bolt nella gara dei 200 metri piani sembrava scontata. A facilitare ulteriormente la vita del campione olimpico, inoltre, è arrivata la squalifica per falsa partenza del campione europeo Churandy Martina. Il successo dell’uomo più veloce del mondo, tuttavia, non può essere sminuito: il tempo fatto registrare al Bislett stadion, infatti, è la migliore prestazione mondiale stagionale e il nuovo record della pista norvegese. Il namibiano Frank Fredericks, che il 5 luglio 1996 corse i 200 metri in 19’’82, potrebbe non essere molto felice: dopo quasi 17 anni il suo record è stato battuto.

Golden Gala, 100m: Gatlin batte Bolt, terzo il francese Vicaut

È Justin Alexander Gatlin il re del Golden Gala 2013 (quinta tappa della Iaaf Diamond League): con il tempo di 9’’94, infatti, lo sprinter statunitense si è aggiudicato la gara dei 100 metri piani.

Davanti ai 52.305 spettatori dello Stadio Olimpico, l’ex campione olimpico (medaglia d’oro ad Atene 2004) è riuscito a battere il corridore giamaicano Usain Bolt (che ha fermato il cronometro sul tempo di 9’’95). Dopo aver vinto le ultime due edizioni del meeting internazionale di Roma (quest’anno dedicato all’atleta azzurro Pietro Mennea), l’uomo più veloce del mondo è dunque costretto ad abdicare.

Ai blocchi di partenza della gara regina dell’atletica leggera si sono presentati anche Jimmy Vicaut (FRA), Michael Tumi (ITA), Calesio Newman (USA), Michael Rodgers (USA), Kim Collins (SKN), Samuel Francis (QAT) e Rakieem Salaam (USA). Il francese Vicaut, facendo registrare il tempo di 10’’02, è giunto terzo al traguardo. L’italiano Tumi, invece, ha dovuto accontentarsi dell’ottava posizione (10’’29).