Olimpiadi, sarà Tokyo 2020: Madrid beffata!

Nella notte di sabato 7 settembre è ufficialmente giunto il verdetto del Comitato Esecutivo del CIO: Tokyo sarà la città ospitante per i Giochi Olimpici estivi del 2020. Battuta, dunque, la concorrenza di un’agguerritissima Madrid, giunta compatta al giorno decisivo, al contrario di Roma che aveva ritirato immediatamente la candidatura, e subito eliminata dalla commissione riunitasi a Buenos Aires. Dopo Rio de Janeiro nel 2016, i giochi si trasferiranno in Giappone. Nonostante tutto, non si tratta della prima volta per la capitale nipponica. Già nel 1964, i Giochi Olimpici fecero tappa a Tokyo. Per quanto riguarda il Giappone, invece, sono due le Olimpiadi Invernali riscontrabili: Sapporo 1972 e Nagano 1998.

Una vittoria che dà speranza all’Italia in vista dei Giochi Olimpici estivi del 2024. Grazie alla vittoria di Tokyo, dunque, Roma 2024 è più di una semplice utopia, in relazione soprattutto dell’alternanza tra i continenti.

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Sciabola: Occhiuzzi argento insperato

La settima medaglia arriva ancora dalla pedana della scherma, stavolta nella specialità della sciabola e a portarla al collo sarà Diego Occhiuzzi, che ha iniziato il suo cammino stamattina battendo negli ottavi il ben più quotato Aldo Montano con una grandissima prova che non ha lasciato dubbi su chi oggi si potesse andare a prendere la finale.

Dopo aver battutto Montano, Occhiuzzi si libera nei quarti di uno statunitense, per poi soffrire non poco in semifinale con il romeno Dumitrescu, ma alla fine contro il gigante dell’est l’atleta partenopeo mostra tutto il meglio del proprio repertorio e lo costringe spesso alla “fine” della pedana e a subire colpi su colpi.

Peccato per la finale, Occhiuzzi si lascia sorprendere dall’ungherese Aron Szilagyi che si prenderà meritatamente con un indiscutibile 15-8 la medaglia d’oro della sciabola. E’ lo stesso atleta italiano ad ammettere di essere partito in maniera meno decisa del solito, quando dice apertamente che sapeva che l’ungherese avrebbe subito accelerato, ma non è riuscito a controllarlo. Peccato davvero perché Occhiuzzi ci aveva fatto sognare con una marcia trionfale degna di quella delle fiorettiste di ieri.

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Judo: la calabrese Rosalba Forciniti si prende il bronzo!

Arriva un’altra medaglia dal mondo femminile italiano, ed a guadagnarsela è Rosalba Forciniti una ragazza di 26 anni che ha creduto fino in fondo nel sogno di diventare una grande judoca e che si è arresa solo in semifinale all’atleta del Nord Corea che in finale si è guadagnata la medaglia d’oro.

Ha battuto ai quarti una tostissima sud coreana, cui Rosalba Forciniti però aveva opposto una grande resistenza, mettendola spesso in difficoltà, così gli arbitri, visto il punteggio di 0-0, hanno riconosciuto i meriti dell’italiana, che è così arrivata alla finale dove la nord coreana Kum Ae An che con un ippon ha chiuso il match in pochissimi minuti. Soprattutto, a causa di un calo di concentrazione della Forciniti che dopo il primo “ko” non è riuscita a ritrovare la concentrazione e l’esperta atleta del Nord Corea ne ha sapientemente approfittato.

La ragazza calabrese, originaria di Longobucco, ma ormai da anni a “lavorare” a Roma per i Carabinieri, in finale ha incontrato la lussemburghese  Marie Mueller ed anche in questo caso è stato il giudizio dei giudice a darle la vittoria che le vale una medaglia di bronzo. La prima per un’atleta donna calabrese, dunque, doppiamente storica.

La “bad girl”, così come Rosalba Forciniti si autodefinisce, ha chiuso mostrando una maglietta con la scritta “Le buone ragazze vanno in paradiso, le cattive ragazze vanno… a Londra!” e si prendono anche le medaglie aggiungeremo noi. Ed ha poi urlato a favore di camera “I love you Papi, Papi”, dedicando l’incontro al padre, per poi correre da tutta la famiglia presente in tribuna e finire tra le braccia del fidanzato.

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Luca Marin è la prima bella notizia del nuoto tricolore

La prima buona notizia dalla vasca del nuoto arriva da Luca Marin, che inaspettatamente visti i mostri sacri in acqua nei 400 misti, si qualifica per la finale con il settimo tempo, dopo una batteria che Lochte ha portato allo strenuo consentendo a ben 4 nuotatori della sua “gara” di accedere alla finale. Tant’è che ha rischiato di restare fuori il fenomeno Phelps, che ha nuotato in scioltezza e che non si è qualificato per la finale l’ungherese Lazlo Cech, da sempre uno dei nuotatori più forti di questa specialità.

Ottima prova di Marin, che ha recuperato negli ultimi 100 e si andrà a giocare le sue speranze di podio in finale, anche se lui stesso ha ammesso subito dopo la batteria di qualificazione, che già la finale per le sue condizioni attuali è qualcosa di inaspettato. Vedremo stasera comunque, cosa succederà sotto la spinta di Lochte che vuole demolire, innanzitutto, Phelps e poi se possibile il record del mondo di specialità.

AGGIORNAMENTO — 21.30 — Lochte campione olimpico dei 400 misti, Marin solo ottavo.
Come da pronostico è Ryan Lochte ad aggiudicarsi la finale di Londra 2012 dei 440 misti con il tempo stratosferico di 04:05:18. Ma la sorpresa è che resta fuori dal podio Phelps che ha nuotato malissimo la finale, forse stanco o comunque con problemi evidenti a tenere il ritmo del suo connazionale. Così, finiscono sul podio il brasiliano Pereira argento e il giapponese (giovanissimo) Hagino bronzo. Luca Marin fa peggio del mattino, perde tutti i riferimenti che contano e fa gara a sé, in ultima posizione senza mai un guizzo e con un tempo altissimo di 04:14:89.

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Ciclismo: le Olimpiadi di Londra incoronano Vinokourov

Lo avevamo visto attivissimo al Tour de France, per aggiudicarsi una tappa prima di lasciare il ciclismo e diventare team manager, ma Alexandre Vinokourov non era riuscito in quell’intento. Ma Vino, come viene chiamato nell’ambiente ciclistico non è di certo atleta che si lascia sopraffare dalla delusione. E così, anche alla corsa olimpica lui c’è ed è nella fuga di circa 2o corridori che prende il largo dopo pochissimi chilometri dal via.

Nella fuga ci sono anche i nostri Nibali e Paolini, con il siciliano arrivato terzo al Tour de France a lavorare per il compagno, ma come spesso accade nel momento chiave ci si disunisce e l’esperienza fa la differenza. Così a meno di 5 km dall’arrivo scatta il colombiano Rigoberto Uran e gli va dietro il solo Vinokourov, mentre gli altri si guardano per capire cosa fare e a chi affidare il compito di tirare (nel gruppo c’erano ben tre spagnoli), i due fuggitivi vanno, si parlano e organizzano la fuga decisiva, quei trecento metri a meno di 2km all’arrivo sono la pietra tombale per i sogni di gloria degli altri. Così Uran e Vino iniziano una battaglia di nervi ed ancora una volta l’esperienza paga: Uran si distrae un attimo e perde lo scatto di Vinokourov che guadagna quei 50 metri che il colombiano non potrà più recuperare.

Medaglia d’oro Vinokourov, argento Uran e bronzo per il norvegese Kristoff che regola il gruppo dei fuggitivi, migliore degli italiani Paolini al nono posto. Dietro, il forcing degli inglesi guidati da Bradley Wiggins per portare al successo Cavendish non funziona, perché tutte le altre nazionali non tirano e i britannici da soli non riescono a chiudere il buco di 50 secondi, che li divideva dai fuggitivi. Da segnalare, infine, una bruttissima caduta di Cancellara, che non legge bene una curva e va ad impattare contro le transenne. Per lui problemi alla spalla, già fratturata in passato e forti dubbi sulla possibilità di partecipare alla gara a cronometro, dove assieme al vincitore del Tour de France, era uno dei favoriti per la medaglia d’oro.

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La pistola di Tesconi porta il primo argento all’Italia

E’ un caldo pomeriggio in Italia, in cui tutti aspettano la prima medaglia dalla scherma, per la precisione dalla punta del fioretto di Valentina Vezzali, ma mentre la porta bandiera dell’Italia sta ancora disputando i quarti arriva la notizia che non ti aspetti, dal campo di sparo della pistola con bersaglio a 10 metri, dove di medaglie non ce ne dovrebbero essere per la nostra Italia.

Eppure, eccolo lì Luca Tesconi che spara una serie di colpi velocissimi, senza pensare a nulla, senza mettersi limiti, con il solo obiettivo di colpire il bersaglio e di togliersi di dosso la tensione, di chi sta lottando per una medaglia. Luca Tesconi ci riesce e pur essendo stato l’ultimo tiratore italiano qualificatosi per le Olimpiadi di Londra porta a casa la medaglia tanto attesa. A battere Tesconi c’è solo il sudcoreano Jongoh Jin che si prende la medaglia d’oro, dopo aver guadagnato quella d’argento a Pechino nel 2008. Ed è proprio il campione olimpico di Pechino a deludere le aspettative e così al terzo posto arriva il serbo Andrija Zlatic, medaglia di bronzo.

La prima medaglia dell’Italia arriva, dunque, dalla pistola in attesa di novità dalla scherma e perché no, dal tiro con l’arco visto che i ragazzi nella competizione a squadre sono attesi in semifinale dal Messico.

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Olimpiadi di Londra: cerimonia d’apertura in diretta via Twitter!

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A Londra per bissare il Dream Team. Parola di LeBron James

Le Olimpiadi di Londra sono ormai ad un passo e la nazionale di basket degli Stati Uniti, alias il Dream Team per richiamare l’impresa di Barcellona 1992, inizia a spaventare gli avversari. In due test amichevoli a Barcellona la nazionale a stelle e strisce, infarcita di stelle NBA ha disintegrato sia l’Argentina, che la Spagna. Quest’ultima con un sonoro 100 a 78, ma a stupire contro l’organizzatissima squadra iberica, attuale campione d’Europa, è stata la capacità delle stelle americane di reggere “la zona” da sempre odiata dai giocatori NBA,visto che nel torneo americano si può marcare solo ad uomo, nel famoso uno-contro-uno.

Grandi prestazioni da parte delle stelle di Miami, Carmelo Anthony con 27 punti e Lebron James sono stati i mattatori della partita, mentre è apparso meno brillante Kobe, che però sappiamo bene esaltarsi quando il gioco si fa duro davvero e in palio c’è il metallo più pesante. La formazione spagnola invece non ha convinto anche a causa forse dell’assenza, causa infortunio di Ricky Rubio, stella della Spagna e metronomo della corazzata che ha dominato gli Europei. Unico a dimostrare il proprio valore è stato Pau Gasol con 19 punti, il portabandiera della Spagna alla cerimonia di apertura di venerdì sera ha lottato su ogni pallone, ma spesso contro i potenti lunghi americani ha dovuto cedere il passo.

La squadra americana conferma tutte le sue qualità e mette già le mani sulla medaglia d’oro dei giochi di Londra. Per il Dream Team, la prima partita è in programma contro la Francia, che ormai non è più la corazzata di qualche anno fa, quindi, si preannuncia una passeggiata per la squadra vista in campo, dominare per lunghi tratti, contro la Spagna.

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Olimpiadi di Londra: atleti tra sesso, eccessi e regole ferree

Gli atleti che parteciperanno alle prossime Olimpiadi, cui ormai mancano solo 3 giorni, sono arrivati a Londra da meno di una settimana, ma già le storie “strane” che escono fuori dal villaggio olimpico di Londra sono davvero tante. A far discutere sono davvero molte cose: la prima è quella che agli atleti sarà proibito usare i social network durante le olimpiadi, così da non favorire “fughe di notizie” e forse da non fare troppa concorrenza ai media “standard”. Questa regola applicata da molte nazionali, è davvero qualcosa di “barbaro”, che viene meno ai diritti di libertà di espressione di ciascuno di noi… Cosa potrebbe scrivere o fotografare un atleta di tanto pericoloso?

Poi ci sono le storie di sesso ed eccessi che raccontano diversi atleti dal nostro Montano alla bella Hope Solo, portiere della nazionale di calcio a stelle e strisce. Montano ha parlato di un uso spropositato dei preservativi, distribuiti gratuitamente all’interno del villaggio riservato agli atleti olimpici, mentre la Solo ha raccontato che già a Pechino all’interno del villaggio gli atleti facevano follie ad ogni angolo e non era difficile imbattersi in coppie che facevano sesso “all’aperto”, insomma un clima da liberi tutti, che non restituisce certo una bella immagine dello sport in generale.

Così alcune federazioni, come quella Brasiliana hanno vietato alcuni atteggiamenti ai propri atleti ed a farne le spese è stata Iziane, stella della nazionale femminile di basket verdeoro, che ha dormito alcune notti con il proprio compagno, cosa espressamente vietata dalla federazione. La giocatrice dovrà così rinunciare alle Olimpiadi e rientrare in Brasile, queste le sue parole dopo che gli è stata combinata

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Olimpiadi: Rafa Nadal non sarà a Londra

Le Olimpiadi di Londra perdono uno dei possibili protagonisti, infatti, il numero tre del ranking mondiale di tennis, Rafael Nadal, nonché detentore della medaglia d’oro nel singolare a Pechino 2008, non parteciperà a questa edizione dei Giochi Olimpici a causa di un riacutizzarsi di un problema ai legamenti del ginocchio, che in passato aveva fatto temere per la sua carriera.

La beffa per uno dei maggiori fenomeni del tennis mondiale è doppia, visto che Rafa avrebbe anche avuto l’onore di fare da porta bandiera per la Spagna durante la cerimonia di apertura. Con il ritiro dalla competizione a cinque cerchi di Nadal, sembra che la finale possa essere già scritta in una sfida Djokovic-Federer, a meno che il britannico Murray già protagonista a Wimbledon quest’anno non decida di fare da terzo incomodo. Nadal, che ha dato l’annuncio del ritiro dalla spedizione spagnola per Londra, si è detto molto addolorato per aver dovuto prendere questa scelta, ma ha sottolineato come i problemi siano tali da non consentirgli di giocare per vincere.

 

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