Totti si fa male: ecco come cambia la Roma di Rudi Garcia!

Francesco Totti dovrà stare lontano dai campi di gioco almeno 4-5 settimane. Questo è il responso degli esami medici effettuati ieri. Il capitano giallorosso ha rimediato una lesione miotendinea e muscolare degli ischiocrurali, un infortunio abbastanza serio che lo costringerà a stare fermo proprio nel momento migliore della sua Roma degli ultimi 5 anni.

L’assenza di Totti sarà una brutta gatta da pelare per Rudi Garcia. Con il capitano il tecnico francese perde il centro della manovra offensiva giallorossa. La nuova Roma era totalmente costruita sulle giocate di Francesco Totti: i suoi movimenti a venir incontro alla palla ed i suoi tocchi di prima sono stati il fulcro di queste prima otto partite. Se si vanno ad analizzare i gol giallorossi, più della metà hanno visto coinvolto Totti, favorendo molto spesso gli inserimenti delle punte esterne.

La sua assenza costringerà Garcia a ridisegnare la Roma, non tanto tatticamente quanto come impostazione di gioco. Le soluzioni possibili sono due: la prima è quella adottata a partita in corso contro il Napoli, ovvero l’inserimento di Marco Borriello. A quel punto, cambierebbero totalmente le caratteristiche della compagine giallorossa. Il possente attaccante romanista consentirebbe di sviluppare maggiormente il gioco sulle fasce e di sfruttare in maniera più intensiva i cross provenienti dalle corsie laterali. Una manovra, dunque, più compassata che permetta di utilizzare il campo in ampiezza invece che in verticale, come avveniva con Totti in campo.
Una situazione tattica più simile a quella con il capitano sul terreno di gioco sarebbe l’utilizzo di Adem Ljajic come falso nueve. Il talento serbo possiede le doti tecniche per fare il tipo di lavoro richiesto a Totti. L’ex attaccante della Fiorentina è in grado di fraseggiare con i centrocampisi e di innescare Gervinho e Florenzi alle spalle della difesa. Non è da escludere, dunque, che Garcia decida di adottare quest’ultima soluzione per mantenere quell’imprevedibilità che è stata la caratteristica principale della Roma in queste prime otto giornate di campionato.

Che sballo questa Roma: 3-0 contro l’Inter a San Siro e resta a punteggio pieno!

La Roma mette a segno un colpo importante sbancando San Siro con il punteggio di 3-0. La doppietta di Totti ed il gol di Florenzi consentono alla squadra di Garcia di restare al comando della classifica con 21 punti. L’Inter paga troppe distrazioni difensive di fronte ad una compagine cinica e spietata.

Si affrontano due delle migliori realtà di questa prima fase di campionato: la Roma imbattuta di Rudi Garcia e l’Inter rigenerata da Walter Mazzarri. L’alleantore livornese deve fare a meno di Campagnaro e Jonathan, sostituiti da Rolando ed Alvaro Pereira. Stessa formazione della sfida contro il Bologna per Garcia, con Torosidis a rilevare l’infortunato Maicon. Partita equilibrata nelle prime battute. I giallorossi faticano a tessere la loro solita ragnatela. Insidiosa invece l’Inter con le incursioni di Guarin ed Alvarez . Il più pericoloso, però, è Gervinho: quando punta Juan Jesus ed Alvaro Pereira crea sempre superiorità numerica sulla fascia destra.

Il gol del vantaggio arriva per demerito dell’Inter. Ranocchia sbaglia un disimpegno ed innesca Balzaretti; il terzino sinistro cede il pallone a Gervinho che fa da sponda a Totti. Il capitano scarica un siluro di destro nell’angolino basso e batte inesorabilmente Handanovic. Per il numero 10 giallorosso si tratta del secondo gol in campionato. L’Inter subisce il colpo e Gervinho sfiora subito il raddoppio venendo murato sul più bello dalla retroguardia nerazzurra. Poco dopo prova a scuotersi l’Inter. È Guarin ad animare San Siro, il suo destro da fuori area fa tremare il palo alla sinistra di De Sanctis. Ma nel migliore momento della compagine di Mazzarri colpisce ancora la Roma. Strepitoso Gervinho che ubriaca i difensori interisti, Pereira allora lo stende al limite dell’area di rigore. Tagliavento non ha dubbi e concede il penalty, nonostante il replay mostri come il fallo fosse qualche centimetro fuori dall’area di rigore. Dal dischetto si presenta Totti che fulmina Handanovic nello stesso angolo del primo gol. Il due a zero non ferma la Roma che segna il terzo gol poco più tardi. Fulmineo il contropiede inspirato ancora una volta da Totti con una magia al limite della propria area. Si invola Strootman che dopo 50 metri di corsa serve Florenzi che con un diagonale basso batte Handanovic. Il primo tempo si chiude dunque con i giallorossi avanti 3-0 ed autori di una prova di forza impressionante.

Nella ripresa Mazzarri prova il tutto per tutto. Dentro Icardi, Kovacic e Milito. A rendersi più pericolosa, però, è ancora la Roma. Florenzi e Gervinho chiamano Handanovic a due interventi importanti. L’occasione migliore per l’Inter ce l’ha un difensore. Ranocchia contende una palla alta a De Sanctis e riesce anche ad andare in gol. Tagliavento, però, annulla giustamente la rete per un fallo sul portiere giallorosso. La Roma difende con estremo ordine. I centrocampisti formano una vera e propria diga davanti l’area di rigore e sono bravi a doppiare sulle incursioni di Alvarez da una parte e Palacio dall’altra. Al 79′ un’ingenuità di Balzaretti lascia la Roma in dieci uomini per un fallo su Alvarez che gli costa la doppia ammonizione. Nonostante l’inferiorità numerica la squadra di Garcia non lascia neppure un centrimentro all’Inter e anzi quando riparte in contropiede con Gervinho fa davvero paura.

Finisce, dunque, 3-0. La Roma coglie il suo settimo successo consecutivo e rimane a punteggio pieno. Adesso non ci sono dubbi: la compagine di Rudi Garcia può davvero lottare per lo scudetto. La maturità ed il gioco dimostrati stasera hanno destato davvero un’ottima impressione e domenica prossima c’è un’altra sfida chiave contro il Napoli. Per l’Inter si tratta della prima sconfitta stagionale che la fa sprofondare a -7 dalla Roma prima in classifica.

 

Gli auguri di Moscardelli a Totti: “Auguri Capitano! Però il regalo devi farmelo tu…”

Nella giornata di ieri la metà giallorossa di Roma ha festeggiato il 37esimo compleanno del suo uomo simbolo: Francesco Totti. In molti, romanisti e non, hanno mandato il loro augurio al capitano della Roma, che al momento comanda la classifica della Serie A grazie ad un sorprendente filotto di 5 successi consecutivi; come già sottolineato, un augurio piuttosto originale è stato quello dei tifosi giallorossi, ma c’è chi, anche se limindosi ad un normale augurio, è stato molto originale sul… regalo!

Stiamo parlando del “bomber del web” Davide Moscardelli, attaccante del Bologna e tifoso dichiarato della Roma: il numero 10 rossoblu sarà impegnato con i suoi compagni nel posticipo di domenica sera proprio contro i giallorossi e proprio contro il Pupone. Da buon tifoso romanista anche Moscagol, tramite il suo cliccatissimo profilo Twitter, ha fatto gli auguri di buon compleanno a Francesco Totti, approfittando dell’occasione per chiedere un regalo al festeggiato: la sua maglia numero 10. Tanti auguri Capitano!!! Però il regalo me lo farà lui dandomi la sua maglia? Speriamo!” è il contenuto del tweet di Moscardelli, al quale ha allegato la foto dello striscione di auguri dei tifosi appeso al Colosseo.

Non resta ora che attendere la fine della sfida dello Stadio Olimpico per vedere se avverrà lo scambio di maglia tra i due numeri 10 e se bomber Moscardelli otterrà il regalo chiesto in occasione del compleanno….di Francesco Totti!

Roma, Totti: buon compleanno… dal Colosseo! Ecco l’augurio dei tifosi…

Sono giorni di festa in casa Roma: dopo aver festeggiato il record di cinque successi consecutivi e il primato solitario in classifica, oggi è il giorno del compleanno di capitan Francesco Totti. Il numero 10 giallorosso compie oggi 37 anni e li può festeggiare guardando tutti dall’alto del primo posto in classifica occupato dalla sua Roma. Da Buffon a Dino Zoff, da Pruzzo a Carletto Mazzone e Claudio Gentile, sono in molti tra allenatori e giocatori (anche non più in attività) ad aver speso parole di stima e ad aver inviato gli auguri di compleanno ad uno dei calciatori italiani più forti della storia

L’augurio più  originale e particolare è stato sicuramente quello dei tifosi giallorossi, che hanno deciso di appendere al Colosseo, uno dei simboli della Capitale, il messaggio di auguri per il loro uomo simbolo: “Roma 27.9.1976 ore 13.20: l’inizio di una leggenda… tanti auguri Capitano” è il contenuto dello striscione, l’ennesima dimostrazione di grandissimo affetto della tifoseria per un giocatore che è sempre stato qualcosa in più di un semplice capitano: giallorosso da sempre, non ha mai ceduto alle lusinghe dei grandi club che lo hanno corteggiato decidendo rimanere a vita con la maglia della Roma, cosa che ha ribadito firmando qualche giorno fa il prolungamento del contratto fino al 2016.

Ecco la foto dell’augurio dei tifosi al capitano giallorosso:

La Roma ne fa tre al Parma e raggiunge il Napoli in vetta!

La Roma espugna il Tardini di Parma con il punteggio di 3-1 e si porta al comando della classifica insieme al Napoli. La squadra di Rudi Garcia dimostra una compattezza ed una solidità mentale che non si vedeva da anni nella capitale. Reagisce con grande maturità al gol di svantaggio e poi rifila tre gol agli emiliani tutti nella ripresa.

TottiGarcia recupera Florenzi, reduce da un attacco influenzale e fa esordire Ljajic dal primo minuto. Donadoni risponde con la coppia Cassano-Amauri sorretta dalle scorribande di Biabiany. La Roma comincia sin dall’inzio a tessere la propria trama avvolgente, fatta di tanto possessso palla e giocate di prima. A tratti la squadra di Garcia è anche bella da vedere ma fatica a sfondare la retroguardia emiliana. La partita è piacevole con il Parma che agisce di rimessa e prova sfruttare la verve di Cassano. A passare, sul finire di un primo tempo avaro di occasioni, è proprio la compagine di Donadoni. Cross di Cassani e Biabiany di testa sul primo palo sorprende De Sanctis. La prima frazione si chiude con i padroni di casa avanti 1-0.

Nel secondo tempo Garcia cambia qualcosa. Fuori un Ljajic in ombra e dentro Gervinho. L’ivoriano ha subito un buon impatto sul match. Punta costantemente l’uomo creando la superiorità numerica necessaria per scardinare la retroguardia gialloblu. Dopo tre minuti dall’inzio della ripresa la Roma agguanta il pari. Grande palla di Pjanic che pesca l’inserimento di Florenzi. Il centrocampista giallorossa scarica un destro fulmineo sul primo palo e batte Mirante. La Roma prende coraggio e prova a cercare la rete del 2-1. Lo fa, però, con prudenza, mantendendo sempre gli equilibri. Non si vede più la squadra scriteriata dell’era Zeman o quella compassata di Luis Enrique. Garcia ha le idee chiare e con pazienza colpisce il Parma. Splendida verticalizzazione di Strootman che trova Totti sul filo del fuorigioco. Il capitano giallorosso si trova a tu per tu con Mirante e lo batte con un destro preciso. È il gol numero 228 in serie A, il primo in questo campionato, quello che mette la firma sull’imminente rinnovo di contratto. Da lì in poi la Roma si limiterà a gestire e ad affondare le speranze del Parma negli ultimi minuti. Contropiede d Gervinho che viene atterrato in area. Per l’arbitro è fallo da rigore. Dal dischetto si presenta a sorpresa Strootman che corona una grande prestazione con il suo primo gol in serie A.

Finisce, dunque, 3-1 per i giallorossi che si portano al comando della classifica. In pochi lo avrebbero detto ad inizio campionato, ma questa squadra sembra aver trovato la maturità e l’equilibrio mancanti nelle passate stagioni. Certo, siamo ancora alla terza giornata ma i segnali sono confortanti in attesa del derby di domenica prossima. Il Parma, invece, è apparso poca cosa e troppo dipendente dalle giocate di Cassano.

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Roma: con Gervinho Totti torna prima punta!

L’arrivo di Gervinho cambia alcuni scenari tattici in casa Roma. Il nuovo tecnico giallorosso, Rudi Garcia, ha voluto fortemente il giocatore ivoriano. Lo ha già avuto al Lille, conquistando con lui un inaspettato titolo di campione di Francia e attirando l’attenzione di Wenger e dell’Arsenal. Nel 4-3-3 del tecnico francese rappresenta l’esterno ideale. Abile nell’uno contro uno e capace di giocare su entrambe le fasce, è probabile si conquisti un posto da titolare.

Una simile ipotesi potrebbero cambiare alcune carte in tavola dalle parti di Trigoria. Le possibili partenze di Osvaldo e Borriello renderebbero scoperto il ruolo di prima punta, anche alla luce dei problemi fisici di Destro. Sugli esterni invece c’è abbondanza. Ecco perchè ci potrebbe essere un ritorno al passato per il faro della squadra: Francesco Totti.

Il capitano giallorosso ha interpretato tutti i ruoli d’attacco da quando veste la maglia della Roma. Ha cominciato da trequartista, salvo poi evolversi in una straordinaria prima punta sotto la gestione Spalletti. Adesso, quel ruolo messo da parte con Luis Enrique e Zeman potrebbe tornare di moda. Rudi Garcia, infatti, starebbe pensando di riportare Totti al centro dell’attacco, con Gervinho e Lamela sugli esterni.

Nell’idea del tecnico francese il capitano sarebbe il perfetto terminale offensivo del gioco giallorosso. Sulle fasce vuole gente di corsa e abile nell’uno contro uno. Totti per ragioni anagrafiche, ma anche per caratteristiche tecniche, è un altro tipo di giocatore, ragion per cui è pronto per lui l’ennesimo cambiamento. Ma il numero 10 romanista è abituato a questi scenari. Ogni anno si mette a disposizione dell’allenatore e raramente delude le aspettative. D’altro canto lo stesso Totti ama giocare prima punta. È un vestito tattico che esalta il suo killer instinct e che lo fa sentire al centro del gioco. Ecco perchè l’idea che sta balenando nella testa di Rudi Garcia potrebbe risultare vincente, facendo tornare in mente al capitano gli anni in cui la Roma lottava per lo scudetto e lui segnava gol a raffica.

 

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Daniel Osvaldo resta alla Roma, parola di Garcia e del Capitano!

Osvaldo resta perché la Roma è più forte con lui! Parole e musica di Rudi Garcia, che sanciscono definitivamente la chiusura del caso riguardante l’attaccante della nazionale, contestato dai tifosi e corteggiato da molte squadre.

Ci pensa Francesco Totti nell’amichevole di oggi con il Buranspor (squadra di Serie A turca), che finisce 1-1, a far capire all’ambiente che Osvaldo non si muoverà da Roma. I giallorossi sono sotto di un goal, Pjianic si guadagna un rigore e il Capitano prende il pallone e lo consegna ad Osvaldo, che realizza e festeggia con i compagni. Così, dopo l’attestato di ieri in conferenza stampa di Bradley, arriva la controfirma di Totti sul valore dell’attaccante italo-argentino, dal carattere fumantino.

A fine partita è lo stesso tecnico a tirarlo fuori dal calciomercato, dicendo che Osvaldo è un attaccante come pochi e che pur avendo sbagliato, è bene che resti a Roma, perché la Roma con lui sarà più forte. Insomma, il tecnico inizia a far valere il suo “pugno duro” e sembra aver capito il valore di Osvaldo, oltre che il modo di tenerlo a freno. Vedremo se ci saranno nuovi colpi di testa a far precipitare il rapporto, oppure, se basterà qualche goal nelle amichevoli che portano al campionato per ristabilire il rapporto tra tifosi ed attaccante.

Insomma, la Roma metta a segno un ottimo colpo di mercato tenendosi stretto Osvaldo, poiché in giro di attaccanti che abbiano già provato il proprio valore in Serie A non ce ne sono molti a prezzi abbordabili, e vendere Osvaldo a 18-20 milioni, per prendere un’incognita non è certo un’operazione vantaggiosa.

Chi l’ha visto? Christian Poulsen: l’uomo che fu preferito a Xabi Alonso!

C’è una leggenda che gira nel mondo bianconero: quella di Christian Poulsen. È l’estate 2008. In casa Juve si fa un gran parlare della necessità di acquistare un regista. Su tutti svetta un nome grosso: Xabi Alonso del Liverpool.

Molti danno l’affare per fatto. Sarebbe un grande acquisto per i bianconeri. Un giocatore di livello internazionale in grado di rilanciare la Vecchia Signora ad alti livelli. Poi, però, arriva lo stop sorprendente. Una volta-faccia improvviso e doloroso.

poulsen“La Juve vira su Poulsen” titolano i giornali. “Che simpaticoni questi giornalai” dicono i tifosi bianconeri”Non può che essere una burla”. E invece no, bastano pochi giorni e Christian Poulsen diventa un giocatore della Juve per 10 milioni di euro. L’uomo conosciuto dal calcio italiano per lo sputo ricevuto da Francesco Totti nel corso di Italia-Danimarca all’Europeo del 2004. Un centrocampista rognoso, maestro delle provocazioni. Un cane randaggio, tutto fuorchè un regista.

In quel caso pare ci fu il veto di Claudio Ranieri. L’allora allenatore bianconero preferì puntare su un centrocampista di temperamento e quantità, piuttosto che su uno Xabi Alonso qualunque. O almeno questo è quello che si dice. Altri dicono che si dovette scegliere tra il centrocampista spagnolo e Amauri. Ranieri, allora, puntò dritto sul centravanti italo-brasiliano, con i risultati che tutti conosciamo.

L’esperienza di Poulsen alla Juve fu tutto tranne che positiva. Ma del resto era un copione già scritto. La Vecchia Signora visse delle stagioni disastrose e il danese ben presto dovette abbandonare la baracca. Prima approda al Liverpool dove NON diventa l’idolo della Kop. L’anno successivo transita dalle parti di Evian, in Francia, non esattamente il Psg attuale. Non contento, dopo una sola stagione ingloriosa con la maglia della giovane squadra transalpina, si trasferisce per l’ennesima volta. Questo giro lo aspetta l’Olanda, per la precisione la storica maglia dell’Ajax.

“Poulsen gioca nell’Ajax?” ebbene sì. Anzi vi dirò di più. Con il trasferimento in casa dei lancieri, il centrocampista danese diventa il primo calciatore della storia ad aver giocato in tutti e sei i principali campionati europei (Italia, Spagna, Inghilterra, Germania, Francia e Olanda). Sarà contento il buon Poulsen. Per una volta non verrà ricordato per lo sputo ricevuto da Totti o per essere stato preferito a Xabi Alonso. Anche lui può detenere un record: è il giramondo del calcio europeo. Avrà di che vantarsi…


Roma, Totti choc alla presentazione delle maglie: “E’ l’ultima che indosserò…”

Doveva essere un giorno di festa per tutti i tifosi giallorossi, in occasione della presentazione delle nuove maglie che la Roma di Rudi Garcia indosserà nella stagione 2013/2014, e invece il protagonista è stato capitan Francesco Totti, il quale ha stupito tutti annunciando che sarà l’ultima maglia giallorossa che vestirà.

Dunque, non sono solo le contestazioni a dirigenti e giocatori a riscaldare l’atmosfera nel ritiro romanista di Riscone: le inaspettate dichiarazioni del numero 10 hanno scosso la tifoseria che, a quanto pare, si appresta a dare l’addio al suo simbolo. Vista la situazione difficile di questi primi giorni di ritiro, difficilmente le parole di Totti possono essere colte con ironia; il Capitano, infatti, con tutta probabilità ha fatto riferimento alla sua situazione contrattuale: da tempo è stato chiesto alla società un rinnovo di due anni del contratto in scadenza nel 2014, ma ad oggi non è stata trovata nessuna intesa. Resta ora da capire se l’intenzione è quella di appendere definitivamente le scarpe al chiodo oppure trasferirsi in un’altra squadra, con tutta probabilità estera, così come fece Alex Del Piero un anno fa.

Le nuove maglie della Roma ricordano molto quelle degli anni ’80, i colori sono i classici della società della Capitale, mentre ci sono diverse novità riguardo gli sponsor: le divise sono state prodotte dall’Asics, visto il cessato rapporto con la Kappa e che l’inizio del contratto con la Nike è previsto per la stagione 2014-2015; al centro della casacca, in attesa della scelta del main sponsor comparirà la scritta “Roma Cares”. Gli occhi della gente, però, non erano puntati sulle nuove divise ma su chi la indosserà per l’ultimo anno….

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Roma: un altro Giulio Cesare per rifondare l’Impero romano!

Tra Gaio Giulio Cesare e Julio Cesar Soares Espindola la differenza è sostanziale, o forse no. La Roma vuole ripartire e per farlo ha bisogno di un condottiero. Un leader in grado di portare la sua esperienza e il suo carisma al servizio del club. La personalità di Francesco Totti non è bastata in questi anni. È necessario intervenire in alcuni ruoli cardine, cominciando dal portiere.

I problemi avuti dalla Roma in questo reparto sono sotto gli occhi di tutti. Negli ultimi mesi si sono alternati una serie di giocatori che non hanno lasciato bei ricordi alla tifoseria giallorossa. Le papere di Goicoechea, Lobont, Stekelenburg hanno condizionato la stagione della Roma. Una difesa che fa acqua da tutte le parti e un estremo difensore inadatto al palcoscenico romano, hanno sancito le sciagure di una piazza così importante.

Ecco perchè Sabatini ha deciso di abbandonare la carta delle scommesse e di affidarsi ad un certezza nel ruolo. Sempre più insistenti sono infatti le voci che vedrebbero Julio Cesar vicino alla Roma. Un nome che rievoca dominio e vittoria, per Roma e non solo. Il riferimento è al primo imperatore e a quel grande condottiero che risponde al nome di Gaio Giulio Cesare. L’uomo in grado di cambiare la storia romana e di renderla immortale.

Ma anche il buon Julio Cesar è uno che sa cosa vuol dire la parola vittoria. Basta chiedere ai tifosi dell’Inter. Le sue parate hanno portato i nerazzurri in vetta al mondo. La sua personalità sarebbe un giusto viatico per ricostruire e provare a gettare le basi per un contesto vincente. Nei prossimi giorni ci saranno delle evoluzioni sulla vicenda. Ma non ci stupiremmo di vedere un altro imperatore alla guida della città più bizzosa d’Italia.