Home / Calcio / Da Allegri a Prandelli il monito è lo stesso: El Shaarawy abbassa la cresta!

Da Allegri a Prandelli il monito è lo stesso: El Shaarawy abbassa la cresta!


C’è un ragazzo solo ed intristito seduto ai margini di una panchina. Un ventunenne come tanti altri. Estroso e con dei capelli che fanno tendenza. Anzi in questo caso la moda l’ha lanciata lui. Una cresta prorompente e vistosa. L’ha pubblicizzata in tutta Italia a suon di gol. Ed ecco che tanti ragazzini, ventunenni o meno, provano ad imitarlo. In giro si vedono più creste che altro. Basta fare un giro per le discoteche di ogni città per farsi un’idea.

Adesso, però, quella cresta è gradualmente più bassa. Meno imperiosa e fiera come qualche mese fa. Un po’ più abbattuta e stanca. Ci avessero detto una cosa del genere a Gennaio ci sarebbe sembrato impossibile. E invece Stephan El Shaarawy si trova in una situazione delicata. La sua carriera da calciatore era in piena ascesa, ma improvvisamente si è dovuto fermare.

Dopo l’arrivo di Mario Balotelli al Milan, il ragazzo di Savona ha smesso di segnare, ma non solo. Il suo gioco è apparso involuto. Meno fluido ed essenziale, più macchinoso e a volte irritante. Spesso il Faraone ha cominciato a cercare la giocata individuale senza però riuscire a trovarla. I più maligni hanno cominciato a mormorare “questo qui si è montato la testa”. 

Ma evidentemente questo sussurrìo è arrivato forte e chiaro anche ai suoi allenatori. Il primo è stato Massimiliano Allegri. Il tecnico toscano ha cominciato ad escludere il Faraone, facendolo partire dalla panchina nelle sfide decisive contro Napoli e Siena. Le ripetute esclusioni del giovane attaccante ex Padova stavano per costargli caro. Il presidente Berlusconi non ha gradito e se non fosse stato per l’intercessione di Adriano Galliani, a quest’ora Allegri non sarebbe più l’allenatore del Milan.

Adesso è il turno anche di Cesare Prandelli. Dopo aver puntato sul Faraone durante tutta la fase di qualificazione ai Mondiali, improvvisamente ha deciso di lasciarlo in panchina nel corso della Confederation Cup. Ha dovuto persino cambiare modulo perchè evidentemente El Shaarawy non viene ritenuto all’altezza. Le persone che gli sono più vicine parlano di uno Stephan deluso e depresso. Il Milan, addirittura, starebbe pensando di metterlo in vendita.

I segnali sono chiari, i rimproveri pure. I suoi allenatori gli chiedono di abbassare la testa, essere più concreto e tornare ad essere lo Stephan spensierato ed essenziale dei primi mesi con la maglia rossonera.head_calciomercato

Cesare Prandelli Massimiliano Allegri Stephan El Shaarawy

About Giuseppe Critelli

Giuseppe Critelli
Laureato in Scienze Politiche, mi piace immaginare che diventare un giornalista sportivo non sia così impossibile. Sono cresciuto con gli scatti in salita di Marco Pantani e il rovescio di Roger Federer. Ho un solo idolo: gioca nei Los Angeles Lakers e veste la casacca numero 24... Amo raccontare lo sport perchè dietro di esso c'è sempre un'emozione, un uomo e una vita da narrare.

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