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Miami-San Antonio: le pagelle di una finale che fa i conti con la storia!



Abbiamo ancora davanti agli occhi le immagini di una serie che avremmo voluto non finisse mai. E invece non ci sarà una gara 8. Non ci sarà un’altra levataccia alle 3 del mattino. I vecchietti si sono fatti valere, ma alla fine ha prevalso il futuro della lega. Lebron James e i Miami Heat hanno imposto il loro dominio. Può essere l’inizio di una dinastia come per i Lakers di Shaq e Kobe e gli Spurs di Popovich e Duncan. Il futuro è pronto per essere scritto. La redazione di Sportlover.it vi propone le pagelle di questa splendida finale Nba:

Miami Heat:

Lebron James voto 10: adesso si, possiamo dargli dieci.  Non possono esserci più dubbi su di lui. Reagisce da grande campione alle difficoltà delle prime gare ed esce dalla gabbia costruitagli da coach Popovich. Gioca un gara 7 che entrerà nella storia. È diventato un clutch playercominciando a segnare quando conto. Era questo che gli chiedevano i suoi più grandi haters. Finalmente si merita il soprannome di Prescelto, adesso può sedersi al tavolo dei più grandi senza paura di sfigurare. Androide.

Dwyane Wade voto 8: quando lo danno per morto lui resuscita prontamente e trascina la sua squadra da grande capitano qual è. Ricorderemo la sua straordinaria gara 4 e una gara 7 da leader assoluto. Gioca sul dolore e difende come un indemoniato. Vive all’ombra di James, ma non ha paura di essere determinante quanto conta. Leader anche su una gamba sola.

Chris Bosh voto 7: le sue giocate difensive e a rimbalzo nel corso di gara 6 risulteranno determinanti. Si è beccato i fischi dei suoi tifosi e l’ironia dei più cattivi. Poi guardiamo le partite decisive degli Heat e lui ha sempre dato il suo contributo. Il rimbalzo offensivo che ha permesso ad Allen di piazzare il tiro della storia vale una stagione intera. Sottovalutato.

Ray Allen voto 7: basta un tiro per cambiare il volto della sua stagione. Si merita l’appellativo di “Jesus” grazie al canestro miracoloso di gara 6. Questa serie verrà ricordata con il nome di The Shot. Solo questo basta per renderlo immortale. Mitologico.

Shane Battier voto 7: le 6 triple messe a segno in gara 7 lo consegnano alla storia. Non ha visto il canestro per tutto l’anno ma quando si è cominciato a ballare sul serio, lui ci ha messo del suo. Rognoso.

Mike Miller e Mario Chalmers voto 6: non hanno paura a prendersi le loro responsabilità. Di Miller ricorderemo quell’incredibile tripla presa senza una scarpa. Coraggiosi.

Erik Spoelstra voto 8: ogni partita tira fuori un paio di aggiustamenti che migliorano il gioco della squadra. La sua organizzazione difensiva è tra le migliori della lega. Se poi in attacco hai un fenomeno come il Prescelto tutto diventa più facile. Se la gioca alla grande con un mostro come Popovich e ne esce vincitore. Studioso del gioco.

San Antonio Spurs:

Tim Duncan voto 7,5: c’è un’immagine che più delle altre racconta la sua finale. Dopo che sbaglia un facile appoggio su Battier, torna nella metacampo difensiva e tira un pugno contro il parquet. Non abbiamo mai visto Duncan manifestare le sue emozioni in questo modo. Sa che probabilmente è stato il suo ultimo giro e che non avrà più altre occasioni di conquistare l’anello. La sua finale è stata commovente. A 37 anni riesce ancora ad essere uno dei giocatori più dominanti su entrambi i lati del campo. Peccato abbia fallito giusto nei minuti finali di gara 6 e 7. Probabilmente non se lo perdonerà mai. Immortale.

Kawhi Leonard voto 7,5: il futuro degli Spurs è tutto nelle braccia lunghe e nell’espressione imperturbabile del numero 2. Marca Lebron come meglio non si potrebbe e non ha paura di prendersi le sue responsabilità. Sbaglia anche lui qualcosina nei finali di gara. Ma ha solo 21 anni ed avercene di giocatori con questa faccia tosta. Disarmante.

Tony Parker voto 6,5: era stato eroico fino allo stiramento che ha condizionato la seconda metà della sua serie. Forse con il francese al cento per cento, l’esito della finale sarebbe stato diverso. Poteva essere l’Mvp delle finals ed invece si è dovuto inchinare allo strapotere di James. Non ripete l’impresa di Nowitzki, un europeo in vetta al mondo. C’est la vie Tony.

Danny Green voto 6: è passato ad essere il possibile Mvp delle Finals a vera e propria sciagura per gli Spurs. Negli ultimi due incontri è stato costretto a mettere la palla per terra dalla difesa degli Heat e così le sue triple sono diventate un lontano ricordo. Raramente abbiamo visto un giocatore trasfrormarsi in questo modo. Da recordman a zavorra. Enigmatico.

Gary Neal voto 6: non ha avuto lo stesso impatto di Green, ma le sue triple hanno fatto la differenza in gara 3. Pure lui come il numero 4 sporca le sue percentuali negli ultimi due incontri. Ma la sua storia, dalla Benetton Treviso alla finale Nba, rimarrà una delle migliori dell’atto conclusivo. Redento a metà.

Manu Ginobili voto 5,5: troppo discontinuo per essere un fattore nella serie. Una grande gara 5 non basta. Ci prova anche in gara 7, ma le troppe palle perse lo condannano all’insufficienza. L’impressione è che possa anche decidere di smettere di giocare. E sarebbe un peccato, perchè quando mette palla a terra e si contorce come un Contusion è ancora una spettacolo da vedere. Equilibrista in picchiata.

Gregg Popovich voto 6,5: ha sbagliato Pop e questa è una notizia. Ha fatto sedere Duncan e Parker in alcuni momenti decisivi di gara 6 e ha deciso di non spendere il fallo che avrebbe impedito la tripla di Ray Allen. Per il resto perfetto o quasi in tutte le scelte. Ma non basta. Incompiuto.


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L'Autore Giuseppe Critelli

Giuseppe Critelli
Laureato in Scienze Politiche, mi piace immaginare che diventare un giornalista sportivo non sia così impossibile. Sono cresciuto con gli scatti in salita di Marco Pantani e il rovescio di Roger Federer. Ho un solo idolo: gioca nei Los Angeles Lakers e veste la casacca numero 24... Amo raccontare lo sport perchè dietro di esso c'è sempre un'emozione, un uomo e una vita da narrare.

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