Si è fermato a 20 il numero delle vittorie consecutive degli All Blacks, che ieri nel test match disputato a Twickenham (Londra), hanno perso clamorosamente contro l’Inghilterra. I padroni di casa hanno travolto la Nuova Zelanda con il punteggio di 38-21, scrivendo una pagina importantissima nella storia del rugby inglese. Primo tempo dominato dalla nazionale della Rosa che, con Owen Farrell, si è portata avanti sul punteggio di 12-0. Al 2′ della ripresa ancora Farrel, con un drop, ha aumentato il vantaggio inglese, fissando il risultato parziale sul 15-0. La reazione degli All Blacks però non si è fatta attendere andando, nel giro di tre minuti, in meta due volte: prima con Julian Savea (al 47′), poi con Kieran Read (al 50′), che insieme alle due trasformazioni di Dan Carter, hanno riportato in partita i campioni del mondo in carica.

Proprio nel momento più difficile, gli inglesi hanno tirato fuori orgoglio e spirito di squadra, realizzando tre mete in otto minuti con Brad Barritt (53′), Chris Ashton (57′) e Manu Tuilagi (61′) (con la terza anche trasformata da Farrell) e mettendo definitivamente ko gli All Blacks. Successivamente, due piazzati dell’esordiente Freddie Burns (66′ e 72′) hanno arrotondato il punteggio, prima che la seconda meta personale di Savea, trasformata da Cruden, permettesse ai neozelandesi di rendere meno pesante il passivo.

L’Inghilterra, nell’ultimo test match stagionale, riesce a battere per la prima volta gli All Blacks campioni di tutto. In nove anni, la nazionale della Rosa non c’era mai riuscita. Per la Nuova Zelanda invece, quella contro gli inglesi, è la sconfitta più pesante degli ultimi 13 anni: nel 1999 infatti, l’Australia, a Sydney, si era imposta per 28-7.

 

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