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Dal 1982 al 2014: l’Italia nel segno di Rossi! Pepito uomo del destino?

Il risultato più clamoroso dell’ottava giornata di serie A è sicuramente l’incredibile rimonta della Fiorentina ai danni della Juventus. Quattro gol in quattordici minuti consegnano alla storia l’exploit odierno e rendono immortale un giocatore in particolare: Giuseppe Rossi. Una tripletta quella di Pepito che affossa i campioni d’Italia e restituisce a Firenze un eroe contemporaneo che mancava dai tempi di Batistuta.

I gol dell’ex attaccante del Villareal non sono solo importanti per Montella e la città viola, ma acquiscono un valore inestimabile anche per la nazionale italiana. Prende sempre più quota, infatti, la possibilità di vedere Rossi in Brasile a guidare insieme a Mario Balotelli l’attacco azzurro. E allora il pensiero non può che andare a Spagna 82, quando un altro Rossi portò l’Italia a vincere il campionato del mondo in finale contro la Germania. Stiamo parlando ovviamente di Paolo Rossi, dopo quel mondiale soprannominato Pablito. Proprio lui con un cognome che più italiano non si può, trascinò gli azzurri in vetta al mondo e si regalò anche il pallone d’oro.

Molti faranno gesti scaramantici, ma questo Pepito Rossi che fa rima col Pablito dell’82, ha tutte le carte in regola per essere uno dei trascinatori della nostra nazionale tra giugno e luglio. Con la tripletta alla Juve, è solo al comando della classifica marcatori della Serie A. Otto gol in otto partite, una media esatta di una rete ogni 90 minuti. Numeri da bomber puro, proprio come il suo omonino. Prandelli lo ha già convocato per la doppia sfida contro Danimarca ed Armenia facendolo giocare per qualche minuto contro gli armeni dopo oltre un anno di assenza dalla maglia azzurra. La sua rinascita dopo il doppio infortunio al ginocchio è una storia bellissima che va raccontata e che merita senza dubbio un lieto fine. La sensazione è che Pepito non sia ancora al massimo della forma, ma se il buongiorno si vede dal mattino in Brasile ci sarà da divertirsi…In barba alla scaramanzia!


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Brasile 2014 Cesare Prandelli GIUSEPPE ROSSI paolo rossi

L'Autore Giuseppe Critelli

Giuseppe Critelli
Laureato in Scienze Politiche, mi piace immaginare che diventare un giornalista sportivo non sia così impossibile. Sono cresciuto con gli scatti in salita di Marco Pantani e il rovescio di Roger Federer. Ho un solo idolo: gioca nei Los Angeles Lakers e veste la casacca numero 24... Amo raccontare lo sport perchè dietro di esso c'è sempre un'emozione, un uomo e una vita da narrare.

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