A distanza di anni dal suo addio alla Roma, Luciano Spalletti ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa criticando aspramente la sua ex squadra.
L’attuale allenatore dello Zenit San Pietroburgo, in un’intervista rilasciata al sito ufficiale della società russa, ha attaccato senza mezzi termini il club giallorosso: giocatori, dirigenza e proprietà, il tecnico di Certaldo non ha lesinato proprio nessuno. Nonostante siano passati ormai 4 anni, nelle parole di Spalletti è vivo il sentimento di rivalsa: “Alla Roma si diceva che bisognava fare di più quando ero quello che disturbava la crescita della squadra“ – ha sentenziato il tecnico dei russi. Che poi ha aggiunto: “Poi sono andato in altre città europee, mi sono informato, ma della Roma non ho più sentito parlare“.
Spalletti si è poi detto dispiaciuto per gli anni bui attraversati dalla Roma, avanzando l’accusa che intorno alla squadra ci fossero dei “tiratori scelti” pronti a destabilizzare l’ambiente. Dichiarazioni che la dicono lunga sul clima teso che si respirava in quegli anni dalle parti di Trigoria. Infine, l’allenatore toscano ha riservato l’ultima stoccata all’ex presidente giallorosso, Rosella Sensi: “Qui (a San Pietroburgo, ndr) sono stato rispettato da un’intera città, sia da un punto di vista sportivo che umano. Mi hanno fatto lavorare nel migliore dei modi, supportandomi anche nei momenti di difficoltà, sia dalla città, sia dai tifosi e sia dalla società. Questo per me è un dato di fatto fondamentale: io sbaglierò, ma faccio ogni cosa con sentimento“.