Moto GP, Indianapolis: vince Marc Marquez, recupero e spettacolo Rossi

Nella classe regina ad Indianapolis succede di tutto: prima Lorenzo tenta la fuga, poi Marquez lo beffa così come Pedrosa che chiude secondo, e nel finale Valentino Rossi risale fino alla quarta piazza beffando Crutchlow e Bautista.

Marc Marquez in quel di Indianapolis gioca al gatto col topo, prima lascia andare via Lorenzo che però tiene a tiro, mentre Pedrosa gli apre la strada. Poi a dieci giri dal termine decide di andare via e con grande semplicità prima passa Pedrosa e due giri dopo beffa anche Lorenzo che non tenta nemmeno di resistere ad una Honda che sul rettilineo sembra andare il doppio rispetto alle Yamaha. E mentre Marc Marquez se ne va da dietro sembra risorgere Valentino Rossi che dopo una partenza tragicomica e una prima fase di gara imbarazzante a posteriori, riesce a martellare tempi sotto l’1.39″.

Prima riprende Bradl quando mancano sette giri alla fine e lo passa subito con semplicità; poi tocca a Bautista e Crutchlow che battagliavano per la quarta piazza già da un bel po’ di giri. Valentino cerca di prendere le misure ma i due sono molto agguerriti e sembra che passarli sia quasi impossibile. Poi, Rossi tira fuori due sorpassi millimetrici, il primo ai danni di Bautista al penultimo giro, il secondo all’ultima curva dove beffa Crutchlow con un sorpasso spettacolare come quello di Redding su Espargaro in Moto 2.

Finale thriller in casa Ducati quando Dovizioso e Hayden rischiano di buttarsi fuori all’ultima curva andando a finire oltre il dosso artificiale e vengono uccellati da Smith che sembra aver capito finalmente come usare al meglio la sua Yamaha Tech3.

Dunque, tutto come da copione con Marc Marquez che fa letteralmente ciò che vuole nel catino di Indianapolis e Pedrosa e Lorenzo a limitare i danni dal debuttante più vincente di tutti i tempi. Da interpretare (non si sa come) la gara di Valentino Rossi, che a questo punto non si sa bene perché quando gli altri patiscono usura delle gomme e fatica riesce a riemergere e strapazzare chiunque gli sia davanti. Settimana prossima si va a Brno e vedremo se le Yamaha riusciranno a tenere testa a Marquez e a questa Honda che oggi sul rettilineo faceva una differenza imbarazzante, quasi quanto la prima Ducati di Stoner.