Non verrà ricordato come il peggior precampionato della storia della Juve ma quasi. Su 4 partite, neanche una vittoria per gli uomini di Antonio Conte. Tre pareggi e una sconfitta, arrivata per altro contro una squadra due-tre categorie inferiore, ovvero i Los Angeles Galaxy, nel corso della Guinness International Champions Cup. Finisce 3-1. La Juventus prende 3 sberle dalla squadra americana e Conte dice: “Serve più fame e concentrazione. Basta vedere i gol che abbiamo subito per rendersi conto che bisogna invertire la rotta..”
Si perchè la seconda e la terza rete degli americani sono di quelle che fanno imbestialire l’allenatore salentino. Le sue espressioni in panchina dicono tutto. La prestazione bianconera contro i Galaxy è di gran lunga la peggiore di questo precampionato. Una squadra spenta e svogliata, errori non da prima della classe che costringono Conte a destare la sveglia.
Nel primo tempo si vede una squadra sperimentale con Matri e Quagliarella davanti, Padoin al posto di Vidal e il trio difensivo composto da Caceres, Bonucci ed Ogbonna. Nella ripresa, invece, tornano in campo i nazionali. Vengono schierati in massa Buffon, Chiellini, Barzagli, Pirlo, Marchisio e Giovinco. Riposa, invece, Carlos Tevez. Dopo mezzora di incontro abbastanza equilibrata, passano i Galaxy con un gol di Gonzalez al 36′. Tutto troppo facile, roba che in campionato non sarebbe accettabile. D’orgoglio arriva il pareggio 3 minuti più tardi. A siglarlo è Alessandro Matri, voglioso di mettersi in mostra e di restare in maglia bianconera.
La ripresa è raccontata dalla superficialità del centrocampo bianconero. Vidal e Pirlo perdono due palloni da dilettanti che consentono a Donovan e Keane di siglare i gol vittoria. Conte prova anche la carta Vucinic, passando al 4-3-3 con Llorente punta centrale, sostenuto dal montenegrino e da Giovinco. Niente da fare, però. La Juve perde meritatamente e dovrà sentire i rimproveri del proprio allenatore. Meglio cominciare ad ascoltarli già da adesso, il primo appuntamento ufficiale dista 15 giorni. C’è tutto il tempo per rimettersi in carreggiata, ma bisogna fare presto!
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