Era il più atteso tra gli atleti dei mondiali di Mosca e aveva promesso una tripletta: 100, 200 e staffetta e la promessa Usain Bolt l’ha mantenuta e con risultati davvero straordinari.
Arriva anche la vittoria della staffetta della Giamaica nella 4×100 maschile e Usain Bolt entra nella storia affianco al figlio del vento, soprannome, di Re Carl Lewis. Unica differenza tra i due il fatto che Lewis abbia rimediato medaglie anche nel salto in lungo e non solo nella velocità pura. Bolt grazie all’oro con la 4×100 ha così un palmares ai mondiali che conta: otto ori e due argenti, senza contare i successi che tra due anni potrà ancora raggiungere questo Bolt meno guascone e più campione conscio di se e dei propri limiti.
La Giamaica ha chiuso la staffetta con la seconda prestazione dell’anno: 37″36 a soli tre decimi di distanza arrivano i quattro americani e poi ultimo gradino del podio per la Gran Bretagna che nella staffetta, pur non avendo una stella “pura” come Bolt, riesce ancora a dire la sua con un’ottima squadra.