Un’Italia stanca e confusa cede ancora una volta nel quarto periodo contro l’Ucraina. Il punteggio è di 66-58. A questo punto la squadra di Simone Pianigiani dovrà battere la Serbia domani per conquistare il pass per i campionati mondiali del prossimo anno.
Non c’è l’atmsofera elettrica che si respirava ieri sera, ma Italia-Ucraina vale tanto. Le due squadre si giocano un posto per i mondiali in Spagna. La compagine di Pianigiani è chiamata a dare un ultimo sforzo: battere l’Ucriana per coronare questo splendido europeo con un obiettivo prestigioso, la qualificazione a Spagna 2014. L’Italia vuole scrollarsi di dosso la negatività della sconfitta contro la Lituania e lo fa con una difesa subito molto aggressiva. Gli ucraini fanno una fatica tremenda in attacco, noi invece troviamo un ottimo Pietro Aradori. La verve del giocatore di Cantù ci permette di finire il primo quarto avanti di 5.
Si avverte comunque tutta la stanchezza dei nostri giocatori, per un Europeo giocato al limite delle proprie possibilità atletiche. L’Ucraina ne approfittà all’inizio del secondo parziale e ritorna a contatto. Gentile ed Aradori sembrano i più freschi degli azzurri e sono quasi tutto l’attacco dell’Italia in questo primo tempo. Spettacolare la schiacciata in coast to coast del baby prodigio di Milano, che ci regala il più 4 a pochi secondi dal termine del secondo quarto e rappresenta senza dubbio una delle giocate azzurre più bella dell’Europeo. Nel finale, però, Jeter ci punisce da tre punti e gli Ucraini vanno al riposo lungo avanti di un punto. L’Italia gioca a sprazzi, sembra competere più con la testa che col fisico, questo gli costa momenti di blackout che a questi livelli puoi pagare molto caro.
Arranchiamo anche nel secondo tempo, ma il cuore è ancora più grande della stanchezza. Così Datome, alle prese con un problema al ginocchio e alla caviglia, segna subito un importantissimo canestro da tre punti e piazza un’alta stoppata clamorosa dopo quella rifilata a Claver contro la Spagna. Kravstov non è da meno, però, e cancella un paio di volte Marco Belinelli. Il nostro attacco è schiavo delle percentuali da tre punti che in questo frangente con ci aiutano. Gentile, ad esempio, sbaglia due triple consecutive mentre dall’altra Kravstov costringe Cusin al quarto fallo e porta gli ucraini avanti di due. Poi una tripla fuori equilibrio di Mishula, dopo un layup di Magro, regala agli ucraini il +3 alla fine del terzo quarto.
L’ultimo periodo non è altro che un dejavù di quanto successo ieri sera. Gli azzurri non vedono più il canestro con Kravstov che stoppa qualsiasi cosa passi per area. Gli ucraini sono troppo fisici per noi, soprattutto in questa fase della competizione, dove chi ha più birra può fare la differenza e la squadra di coach Mike Fratello ne ha da vendere. I gialloblu piazzano un parziale di 11-0 chiuso da un tiro libero di Belinelli e da una tripla di Melli. Sfruttiamo il periodo senza la presenza ingombrante di Kravstov per tornare a farci sotto. Jeter con quattro punti consecutivi di ributta ancora giù, prima che Melli ed Aradori ci ridiano delle residue speranze. Italia a – 5 con poco più di un minuto sul cronometro. Abbiamo l’opportunità del -3 ma sulla settima stoppata di Kravstov finisce la partita. L’Ucraina si impone con il punteggio di 66-58. Serata no per Belinelli con il suo 2/19 dal campo. Domani ci sarà la Serbia, ultima opportunità per i nostri di qualificarsi ai prossimi mondiali.
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