La Juve ascolta Ibrahimovic: prima o poi torno in Italia

2 febbraio 2013

Calciomercato

 

A volte ritornano, non si tratta della celebre raccolta di racconti di Stephen King, ma di un ritorno di fiamma tra Zlatan Ibrahimovic e la Juventus. Impossibile? Per l’ormai celebre procuratore del giocatore Mino RaiolaNulla è impossibile. Certo - dice l’italo-olandese - i bianconeri devono crederci come ha fatto il Milan con Balotelli“. “L’Italia la sento un po’ come la mia seconda casa. Chissà che prima o poi non torni“, aveva dichiarato Ibrahimovic meno di 48 ore fa.

Ad oggi, il 32enne campione svedese rappresenta ancora una valida alternativa a ricoprire l’ormai poco ambito ruolo di top player bianconero, visto che fino a poco tempo fa i calciatori più forti d’Europa sognavano di giocare per la Juventus, mentre ora, la società bianconera viene snobbata anche dai “pip player” (termine utilizzato da Antonio Conte per indicare giocatori non eccezionali sotto il profilo tecnico). Zlatan, attualmente in forza al Paris Saint-Germain, ha disputato 26 gare stagionali realizzando la modica cifra di 21 reti ( 0,8 reti di media a partita). Numeri pazzeschi che fanno di Ibrahimovic un investimento sicuro per altre 2 stagioni a qusta parte.

L’ostacolo che potrebbe trovare la Juventus in merito all’acquisto di Ibra è rappresentato dal nodo ingaggio. Ibra percepisce attualmente 14 milioni di euro a stagione, cifra altamente fuori portata per il budget bianconero. Attualmente, il giocatore più pagato della Juventus è il capitano e portiere Gigi Buffon (4 milioni) insieme al futuro attaccante Llorente (4,5 milioni). Bisognerà constatare quanto la volontà di Ibra di tornare in Italia sia proporzionale alla volontà del giocatore stesso di abbassarsi, e notevolmente, il lauto stipendio sinora percepito.

 
, Mino Raiola, Zlatan Ibrahimovic

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