Se qualcuno era rimasto impressionato dalla rimonta della Svezia, sotto di quattro reti contro la Germania, allora lo sarà ancora di più dopo l’impresa degli uomini di Wenger, tecnico storico dell’Arsenal. Dopo la gara di Carling Cup tra Arsenal e Reading il concetto di “remuntada” assume tutto un altro significato.

I Gunners andati sotto di tre reti solo dopo venti minuti, chiudono il primo tempo con un passivo pesante di quattro reti a uno,  per il Reading sono andati rispettivamente a segno Roberts al 12′, autogol di Koscielny al 18’, Leigertwood  al 20′ e Hunt  al 37′ mentre è Theo Walcott a tenere a galla l’Arsenal. Il passivo pesante e la consapevolezza della gara secca scoraggerebbero chiunque, ma non i Gunners, si fa per dire visto che la squadra di Wenger è composta esclusivamente da ragazzini, che prima del fischio finale agguantano il pareggio e costringono il Reading ad andare ai tempi supplementari grazie alle reti di Giroud al 64’ e all’expoit finale di Koscielny e ancora Walcott  nell’ ultimo minuto a disposizione.

Allo scadere del primo tempo supplementare Chamakh mette la frecce e reallizza il gol che vale il 5-4 in favore dei Gunners, che si fanno raggiungere ancora una volta dal Reading con la rete di Pogrebnyak al 115’; le emozioni non finiscono qui perché all’ ultimo minuto del secondo tempo sepplementare Chamakh e Walcott con una rete a testa mettono la parola fine alla grande “remuntada”.

I grandi critici non esitano a definire questo match come una delle partite più belle della storia del calcio inglese. Lo stesso Arsene Wenger dichiara: “Forse è una delle mie più grandi vittorie. Non puoi giocare per l’Arsenal e mollare, a prescindere dal risultato”; per poi ringraziare i tifosi: “I tifosi hanno supportato la squadra per tutto il tempo e bisogna dare loro credito. Del resto era difficile, nella ripresa, fare peggio di quanto avevamo fatto nel primo tempo. Grazie anche a loro siamo riusciti a salvare l’onore”.

 

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