Per la prima volta in carriera, Sabine approda in finale in un torneo del Grande Slam, e lo fa proprio a Wimbledon, il Major che le ha regalato le maggiori soddisfazioni e dove ha espresso sempre il suo miglior tennis.
La giocatrice tedesca, numero 23 del tabellone, ha superato in semifinale la favorita Agnieszka Radwanska, quarta testa di serie.
La Lisicki si è imposta sulla polacca con il punteggio di 6-4 2-6 9-7 dopo due ore e 18 minuti di gioco.
L’andamento del match ha rispecchiato quello già visto negli ottavi contro la Williams. Ottima Lisicki fino al primo set, poi black out. Radwanska che si aggiudica comodamente il secondo parziale e vola sul 3-0 nel terzo.
E proprio come avvenuto con la numero 1 del mondo, la tedesca è riuscita a cambiare l’inerzia dell’incontro ottenendo la prima storica finale.
La Germania torna così ad avere una sua giocatrice nell’ultimo atto di uno Slam quattordici anni dopo l’ultima volta, quando Steffi Graf, nel 1999, riuscì ad arrivare in finale (poi persa con la Davenport) proprio sull’erba londinese.
Dopo aver messo in riga Williams, Stosur e Radwanska, ‘Bum-bum-Bine’ sfiderà per il titolo Marion Bartoli.
Molto più agevole il match per la francese, testa di serie numero 15, che ha sconfitto nettamente la belga Kirsten Flipkens con i parziali di 6-1 6-2.
Incontro praticamente senza storia, dovuto anche alle difficoltà della Flipkens, dolorante al ginocchio destro. Bartoli che comunque ha giocato un gran tennis, mostrandosi solida e precisa come non si era mai visto in molte altre occasioni.
Per la tennista corsa si tratta della seconda finale all’ ‘All England Club’, dopo quella del 2007 in cui era stata battuta da Serena Williams.
A sei anni di distanza, ha finalmente l’occasione per rifarsi.