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Vuelta Espana 19^tappa: finalmente Purito Rodriguez, Nibali perde la maglia!


Dopo tanti tentativi andati a vuoto, Purito Rodriguez ha piazzato il colpo. Il corridore della Katusha vince la sua prima tappa in questa edizione della Vuelta e lo fa a modo suo, con una scatto fulmineo all’ultimo chilometro. Gli avversari abozzano solamente una reazione. Il nostro Diego Ulissi giunge secondo, ma parte troppo tardi, quando ormai i buoi erano scappati. Ma la notizia del giorno è la perdita della maglia di leader da parte di Vincenzo Nibali. Ancora una volta il messinese paga i cambi di ritmo degli avversari e cede altri 6 secondi ad Horner. Quanto basta per perdere la maglia. Adesso si giocherà tutto domani in cima all’Alto de l’Angliru. Ci arriva con un ritardo di 3 secondi dall’americano.

La tappa odierna arriva ad Oviedo, la città di Fernando Alonso, prossimo ad entrare nel mondo del ciclismo. Come spesso è accaduto in questa edizione della Vuelta, gli ultimi chilometri sono in salita. Un’ascesa non impossibile, ma comunque ostica e difficile da interpretare. La interpreta alla grande Purito Rodriguez. La sua accelerazione a 1200 metri dal traguardo è degna del miglior Purito, quello visto al Giro dello scorso anno, per intenderci. Lo spagnolo va a riprendere Roche e Scarponi, fuoriusciti in precedenza dal gruppo, e li stacca con una facilità irrisoria. Domani proverà a prendersi anche il podio, visto che il ritardo da Valverde (terzo) si aggira attorno ai 50 secondi. Tanta roba, ma non è impossibile recuperare tale distacco su una salita come l’Angliru.

Brutte notizie, invece, per il nostro Vincenzo Nibali. L’andamento delle ultime tappe lasciava presagire un epilogo del genere. Probabilmente l’avere addosso la maglia di leader fin dal primo giorno lo ha logorato anche psicologicamente. Domani lo scenario sarà diverso. Nibali dovrà fare quello che gli riesce meglio, ovvero attaccare. La sua spregiudicatezza gli ha consentito di vincere tantissime corse in carriera e chissà che domani sull’Angliru non gli permetta di compiere una delle più grandi imprese del suo percorso tra i professionisti.


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L'Autore Giuseppe Critelli

Giuseppe Critelli
Laureato in Scienze Politiche, mi piace immaginare che diventare un giornalista sportivo non sia così impossibile. Sono cresciuto con gli scatti in salita di Marco Pantani e il rovescio di Roger Federer. Ho un solo idolo: gioca nei Los Angeles Lakers e veste la casacca numero 24... Amo raccontare lo sport perchè dietro di esso c'è sempre un'emozione, un uomo e una vita da narrare.

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