In un’intervista rilasciata sul portale sportivo anglo-svizzero InsideWorldFootball, il presidente della Fifa, Joseph Blatter, ha definitivamente chiarito i motivi che hanno spinto la federazione internazionale che governa il calcio ad assegnare i Mondiali del 2022 al Qatar. Una decisione coraggiosa e rivoluzionaria, che cambierà parzialmente il modo di concepire il più grande avvenimento legato a questo sport. ”Nonostante tutti i modernissimi impianti di raffreddamento disponibili, sono giunto alla conclusione che giocare la Coppa del Mondo in Qatar durante l’estate non sia una scelta responsabile, per questo abbiamo pensato fosse più saggio spostare la competizione nel periodo invernale. A chi ha criticato questa scelta abbiamo sempre fatto notare che l’usanza di giocare nei mesi estivi non è mai stata una condizione necessaria“.
Da sempre, la Fifa ha preso in considerazione esclusivamente le esigenze sportive legate unicamente al contesto europeo: ecco il perché i mondiali di calcio si sono svolti sempre durante i medi di giugno e luglio. “Il punto è che il calcio è diventato una forza unificatrice mondiale, e anche se si è sempre adeguato alle prerogative e alle esigenze europee, adesso non può più esserne il veicolo esclusivo. Il mondo è diventato un posto più piccolo, le distanze si sono ridotte e la Coppa del Mondo deve essere organizzata da chi davvero vuole farlo e ne ha le possibilità economiche, senza che discriminazioni come il tempo o la posizione geografica possano impedirne la candidabilità“.
Ed è proprio da questa discriminazione geografica che parte l’iniziativa della Fifa di spostare il mondiale in Qatar durante i mesi invernali: “Perché sei miliardi e duecento milioni di persone devono soccombere alle necessità di ottocento milioni di europei? Una volta che il Comitato Esecutivo avrà approvato che si giochi nei mesi estivi penseremo a quali modifiche dovranno essere apportate al calendario internazionale“, ha concluso Joseph Blatter.