SportLover Calcio, Basket, NBA, Moto GP e Formula 1: tutto lo sport per te che lo amiIl tennista Viktor Troicki, attuale numero 53 del mondo, è stato sospeso dall’Istituto Internazionale del Tennis per ben 18 mesi dal circuito ATP.
Il giocatore serbo ha violato le regole del programma antidoping rifiutando di sottoporsi ad un controllo lo scorso 15 aprile, durante il Master 1000 di Montecarlo.
A Troicki gli era stato notificato di essere stato sorteggiato per fornire un campione di urine e uno di sangue, ma lui ha fornito soltanto le urine, senza produrre il campione ematico.
Il serbo aveva dichiarato di non essersi sottoposto a tutti e due gli esami a causa di motivi di salute (influenza e debolezza).
”Quel giorno mi sentivo decisamente male prima, durante e dopo la partita contro Nieminen – dice Troicki -.
Mi sono recato nella sala antidoping e dopo un po’ di riposo ho dato i campioni di urina. Parlando con la dottoressa ho detto che un prelievo del sangue mi avrebbe fatto stare peggio di come stavo”.
”In genere mi sento sempre poco bene quando devo effettuare un controllo del sangue e quel giorno avevo paura di finire in ospedale – prosegue il serbo -. La responsabile del test mi ha detto che ero pallido e malato e che avrei potuto saltarlo se avessi inviato una lettera all’ITF per dare spiegazioni sull’accaduto.
Ora mi dicono che ho rifiutato di sottopormi al test del sangue senza giustificazione. E’ un incubo”.
La tesi difensiva di Troicki, in effetti, non si è rivelata sufficiente, anche se è stata parzialmente accolta dall’organo che ha giudicato il tennista.
E’ stata emessa la sentenza per violazione dell’Articolo 2.3 del regolamento antidoping che in genere prevede una sospensione di due anni, ma Troicki, per ora, ‘se la cava’ solo con un anno e mezzo.
