Nba: il morso del Mamba contro Portland, Warriors colpo grosso contro gli Spurs

23 febbraio 2013

NBA

 

Trentaquattro anni e non sentirli. Diciassette stagioni tra i professionisti, sempre con la stessa voglia di migliorarsi. Kobe Bryant è un perfezionista se ce n’è uno. Ha lavorato con Hakeem Olajuwon per migliorare il suo gioco in post. Ha adattato la sua tecnica di tiro in seguito alla frattura del dito medio della mano destra. E cosa ancora più importante, dopo cinque titoli Nba e due medaglie d’oro ai Giochi Olimpici, ha sempre la stessa voglia di vincere. Vuole raggiungere Michael Jordan facendo suo il sesto anello. Sarebbe il modo migliore per sedersi allo stesso tavolo di MJ.

Non è la migliore stagione per i Los Angeles Lakers, ma Bryant sta provando in tutti i modi a dare un senso a quest’annata di LA. Ha cominciato viaggiando con una media di 30 punti a sera, ma non è bastato. Allora ha cambiato il suo stile di gioco provando a mettere in ritmo i compagni. Ha limitato il numero di tiri incrementando quello degli assist (viaggia a sette di media negli ultimi incontri). Il record dei Lakers è migliorato ma serve ancora un ultimo sforzo per raggiungere i playoff. Kobe ne è convinto: disputeremo la off season e una volta arrivati lì non avremo paura di nessuno.

Un’immagine su tutte riassume che tipo di personaggio sia Kobe Bryant. Prima del match contro i Portland Trail Blazers si allena duramente al tiro da tre. Nelle ultime 15 partite aveva uno score di 1/34 dalla lunga distanza. Non deve più succedere pensa il Black Mamba. E allora ci dà dentro in allenamento e dopo pochi minuti di gara colpisce subito con una tripla. Gioca un match fantascientifico, una partita da vero leader. Saranno 40 i suoi punti alla fine. Chirurgico il suo apporto in fase offensiva. Incontenibile in situazione di isolamento ed aggressivo nella metacampo difensiva. I Lakers riescono a battere i Portland Trail Blazers grazie ad un ottimo finale di gara. I canestri di Nash e Bryant nell’ultimo quarto regalano ad LA la seconda vittoria consecutiva. Bene anche Howard con 19 punti e 16 rimbalzi. A Portland non basta la buona prova di Batum che ne mette 22. Il finale è 111-107.

Meraviglioso il match tra i Golden State Warriors e i San Antonio Spurs. Le due squadre vengono da un momento di forma agli antipodi. I Warriors hanno avuto un periodo di flessione dopo lo splendido inizio di stagione. Quando sembravano poter attaccare le prime posizioni della Western Conference hanno subito un calo che è sembrato poter mettere a repentaglio persino la loro partecipazione ai playoff. In grande spolvero invece gli Spurs, reduci dal trionfo esterno contro i Clippers e dal raggiungimento della seed numero uno ad Ovest. Il match si gioca sui binari dell’equilibrio fino agli ultimi secondi. Il protagonista è Jarrett Jack. Il playmaker californiano mette a segno la triple del vantaggio a pochi secondi dal termine. Risponde però prontamente Manu Ginobili. Da alta scuola la rimessa disegnata da coach Popovich che sfrutta le doti da passatore di Duncan e permette al giocatore argentino di siglare due punti facili. Si va ai supplementari con ancora Jack protagonista. Alla fine metterà a segno 18 punti tra ultimo quarto ed overtime. Vincono dunque i Warriors. 25 punti con 22 rimbalzi per Lee, 20 dall’altra parte per Green. Il punteggio è 107-101.

Vincono due italiani su tre nelle notte Nba. Andrea Bargnani, però, è ancora in ombra nella vittoria dei suoi Toronto Raptors contro i New York Knicks. Zero punti per lui in soli dodici minuti di gioco. Decisivo Rudy Gay con i suoi 32 punti. 100 a 98 il punteggio. Vince anche Marco Belinelli. I Bulls sconfiggono facilmente i Charlotte Bobcats per 75-105. Dodici punti con 5 assist per il Beli. Perdono invece i Denver Nuggets contro i Washington Wizards. 119-113 il punteggio con soli 6 punti per il Gallo.

Ecco il quadro completo delle altre partite della notte Nba:

Indiana Pacers – Detroit Pistons  114-82

Brooklyn Nets – Houston Rockets  96-106

Atlanta Hawks – Sacramento Kings  122-108

Memphis Grizzlies – Orlando Magic  88-82

New Orleans Hornets – Dallas Mavericks  100-104

Oklahoma City Thunder – Minnesota Timberwolves  127-111

Phoenix Suns – Boston Celtics  88-113

 

 
Golden State Warriors, , steve nash, Tim Duncan

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