SportLover Calcio, Basket, NBA, Moto GP e Formula 1: tutto lo sport per te che lo amiQuello che si presenta davanti a giornalisti e fotografi, subito dopo il successo di Assen, è un Valentino Rossi raggiante, solare, che a stento riesce a trattenere una gioia che sembra incontenibile.
Merito della vittoria numero 106 in carriera, arrivata dopo 993 giorni di digiuno (l’ultimo successo del Dottore era targato Malesia 2010). Il campione di Tavullia, visibilmente emozionato, ha commentato: “Sinceramente non ho capito bene cosa è successo, non sono abbastanza contento. Essere tornati davanti, essere tornati a vincere è bellissimo, ma ancora non ho realizzato. Però è stata una gara vera e non abbiamo avuto culo“. Poi Valentino ha provato a spiegare qual è stata la chiave del successo: “Abbiamo lavorato tanto con la squadra, ma la verità è che adesso riesco a guidare meglio la moto. In frenata, quando voglio passare qualcuno, lo passo. E’stato questo il passo avanti più grande”.
Per Rossi sono stati due anni e mezzo durissimi, durante i quali le pesanti critiche e i disastrosi risultati, lo hanno portato a pensare di non essere più in grado di fare quello che gli è sempre riuscito: vincere. Eppure il numero 46 della Yamaha non si è mai dato per vinto e la vittoria di oggi, di sicuro, lo ripaga di tutti gli sforzi fatti fin qui. Bentornato Valentino, ci sei mancato!
