Ci è mancato davvero poco per vedere giocare insieme un trio da urlo: Chris Paul, James Harden e Dwight Howard! Una terzetto davvero niente male, già visto in nazionale e che avrebbe potuto aprire una dinastia in quel di Houston. E invece non è andata così, la storia ha cambiato direzione proprio all’ultimo minuto.
Secondo indiscrezioni emerse tramite Espn, i Rockets sarebbero stati davvero vicini dal firmare Chris Paul. Il playmaker proveniente da Wake Forest, free agent fino a qualche giorno fa, aveva chiesto precise garanzie tecniche ai Clippers per poter rifirmare con loro. In primis l’esonero dell’allenatore, Vinny Del Negro, e l’assunzione di un nuovo tecnico di spessore. Uno alla Doc Rivers per fare un nome.
I Clippers hanno scelto di assecondare le richieste di Paul, cacciando Del Negro e provando ad ingaggiare l’allenatore dei Boston Celtics. La trattativa tra Clippers e Celtics era stata però bloccata dalla lega. L’accordo tra i due club prevedeva una serie di giocatori coinvolti nell’affare in modo da liberare Rivers dal suo contratto con Boston. Questo tipo di scambio, però, non è consentito dall’Nba che dunque aveva mandato la trattativa in stand-by.
Proprio in quel momento Paul è stato ad un passo dal firmare con i Rockets. Secondo quanto riportato da Espn, il playmaker americano avrebbe infortmato i Clippers del suo imminente passaggio a Houston. Di qui l’accelerata per portare Rivers ad LA ed il conseguente ripensamento di CP3. L’influenza di Paul nelle scelte del proprietario Sterling è pressochè totale. Anche questa volta la squadra è stata costruita a sua immagine e somiglianza, nella speranza di portare a casa un anello nella parte meno nobile di Los Angeles.
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