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Juventus: ma quale 4-3-3! La soluzione ce l’hai in casa…

Il giochino più divertente delle ultime ore è trovare un’alternativa tattica alla Juve di Conte. “Basta col 3-5-2!” è il grido di battaglia di quasi tutti i tifosi e gli addetti ai lavori. Il gioco dei bianconeri è apparso nelle ultime uscite troppo sterile, soprattutto sulle fasce dove Lichsteiner, Isla, Asamoah e Peluso faticano a saltare l’uomo e a mettere palloni invitanti in mezzo.

L’opzione più in voga è un ritorno al 4-3-3, adottato da Conte per qualche partita nel suo primo anno al timone della Juve. La rosa a disposizione del tecnico salentino difficilmente consentirà di tornare al modulo sopra citato. L’assenza prolungata di Pepe e la cessione di Giaccherini impediscono di fatto la riproposizione di questo scenario tattico. Lo ha detto lo stesso Antonio Conte dopo la gara di ieri: “Non abbiamo gli esterni” e il riferimento polemico all’operato della società non è neppure tanto velato.

Riteniamo, però, che la rosa bianconera disponga di un’alternativa tattica mai esplorata fin qui. Mancano sì gli esterni; quello che non manca, invece, sono i centrocampisti di spessore. E allora perchè non sfruttarli al meglio? Il modulo che ci apprestiamo a proporre è quasi un inedito in casa Juve. Stiamo parlando del 4-3-1-2. Penserete: cosa gli è saltato in testa? In realtà la formazione bianconera non può permettersi allo stato attuale di lasciare in panchina uno tra Pirlo, Vidal, Pogba e Marchisio. Il centrocampo è senza dubbio il punto di forza della rosa juventina. Non a caso gli avversari cercano di limitare il gioco della Vecchia Signora proprio effettuando delle marcature ad uomo sui centrocampisti bianconeri.

L’adozione del 4-3-1-2 permetterebbe di risolvere questo problema inserendo un uomo tra le linee in grado di destabilizzare le difese avversarie. Vi starete chiedendo: chi può interpretare il ruolo di trequartista? La risposta più ovvia corrisponderebbe al nome di Claudio Marchisio. La nostra proposta, invece, è indirizzata verso un altro prototipo di giocatore e si tratta di Paul Pogba. Premessa: il calciatore francese non ha mai giocato in quel ruolo. Anzi la sua posizione naturale è quella di regista davanti alla difesa. Da quando è alla Juve, però, ha dimostrato grandi doti di incursore. Un vero e proprio martello capace di spezzare in due le difese con i suoi inserimenti e il suo tiro da fuori. Ecco, arriviamo finalmente al punto chiave: i tiri dalla distanza. Avrete notato che nelle ultime partite la Juve ha tentato con maggiore insistenza questa soluzione con risultati però scadenti. Schierare Pogba più vicino alla porta e farlo gravitare nei pressi del limite dall’area di rigore, lo renderebbe estremamente pericoloso. Potrebbe, infatti, sfruttare la sua arma migliore: il tiro dai 20-25 metri.

Una simile soluzione causerebbe importanti scompensi nelle difese avversarie. Sarebbero, infatti, costrette ad accorciare sul francese e a lasciare più spazi per gli inserimenti degli altri centrocampisti. La posizione di Pogba può essere dunque un diversivo rispetto al gioco prevedibile delle ultime settimane. Un antidoto efficace al mal di pancia bianconero e alle polemiche sull’assenza di esterni di valore nella rosa juventina.


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L'Autore Giuseppe Critelli

Giuseppe Critelli
Laureato in Scienze Politiche, mi piace immaginare che diventare un giornalista sportivo non sia così impossibile. Sono cresciuto con gli scatti in salita di Marco Pantani e il rovescio di Roger Federer. Ho un solo idolo: gioca nei Los Angeles Lakers e veste la casacca numero 24... Amo raccontare lo sport perchè dietro di esso c'è sempre un'emozione, un uomo e una vita da narrare.

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