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Juventus, esterni inconcludenti e numeri inamissibili: idea 4-3-3

Il pareggio in Champions League contro il Galatasaray di Roberto Mancini ha evidenziato enormi falle all’interno del sistema tattico della Juventus. Sebbene il 3-5-2 disegnato da Conte abbia portato frutti insperati nell’arco delle ultime due stagioni, quest’anno fatica a decollare. Il motivo? Bisognerebbe innanzitutto partire dal presupposto che qualora il 3-5-2 venisse attuato nel migliore dei modi potrebbe essere considerato un’arma micidiale sia per la fase difensiva che per quella offensiva. Tuttavia, per attuare al meglio questo sistema di gioco occorre che i tornanti bianconeri (Asamoah, Peluso, Lichtsteiner e Isla) recitino un ruolo da protagonisti. Così non è stato, se non contro la Lazio in Super Coppa Italiana (grande prova di Lichtsteiner).

Nel match dello Juventus Stadium contro il club turco, i tornanti bianconeri sono stati i veri colpevoli del mancato decollo della manovra della Juventus. A destra, Asamoah è riuscito a mettere al centro un solo pallone utile su sei tentativi. Il tabellino dell’esterno ghanese recita che durante l’intero arco di gara, Asamoah è riuscito solo in due occasioni a superare il diretto avversario su quattro tentativi utili. Numeri impietosi anche a destra, dove l’avvicendamento LichtsteinerIsla non ha portato l’effetto desiderato. Il tornante ex Lazio, nei primi 45’ è riuscito a mettere al centro un solo pallone utile a dispetto dei cinque tentativi. In nessuna occasione, invece, lo svizzero è riuscito a saltare l’uomo. Nella ripresa, Isla è riuscito a mettere al centro due palloni interessanti su cinque tentativi. Come Lichtsteiner, l’esterno cileno non è riuscito a superare gli avversari giallorossi in nessuna occasione.

Nel calcio, si sa, numeri e risultati fanno da padrone a dispetto di qualsivoglia opinione. Nel momento in cui i numeri sono inammissibili e i risultati vacillano è il momento di cambiare. Con le rinascite tecniche di Inter e Roma, gli importanti investimenti di Napoli e Fiorentina e la costante presenze di realtà impossibili da trascurare come Milan e Lazio, la Juventus non può permettersi passi falsi. Gli esterni a disposizione di Antonio Conte non sono più adatti al sistema di gioco proposto dal tecnico pugliese. In un momento in cui è impossibile operare in chiave mercato, bisognerebbe fare di necessità virtù.  L’ex tecnico di Atalanta e Siena ha a disposizione gli uomini adatti per mettere in atto il 4-3-3.

Lo stesso 4-3-3 che nel 1996 portò la Juventus di Marcello Lippi sul tetto d’Europa. Supponendo una difesa composta da Chiellini a sinistra, la coppia Bonucci-Barzagli al centro e Lichtsteiner a destra, Conte godrebbe allo stesso tempo di altre quattro pedine intercambiabili quali Peluso, Caceres, Ogbonna e Isla. Il suddetto modulo è solitamente formato da un regista (Pirlo o Pogba) che opera davanti alla difesa,  e due intermedi (Vidal, Marchsio, Asamoah) con caratteristiche difensive e offensive. Gli attaccanti del 4-3-3 svariano su tutto il fronte offensivo per non dare punti di riferimento agli avversari (Tevez, Vucinic, Giovinco) e supportare il centravanti (Llorente o Quagliarella). Nonostante l’analisi superficiale, questa Juventus avrebbe le carte in regola per cambiare radicalmente il vecchio sistema di gioco e non concedere agli avversari quei punti di riferimento, che ormai sono sotto gli occhi di tutti.

 


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4-3-3 Asamoah Lichtsteiner

L'Autore Daniele Demaio

Daniele Demaio
Laureato in Filosofia e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza. Sto frequentando il corso di Laurea Magistrale in Teorie della Comunicazione e Comunicazione Pubblica presso l’Università della Calabria. Tempestività e programmazione sono le mie più grandi qualità. Redattore sportivo. La mia più grande passione? Il calcio!

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