78 giorni 2 ore 16 minuti e 40 secondi. E’ questo il tempo impiegato da François Garbart per girare il mondo e stabilire un nuovo record di durata. Il velista francese,un biondino dall’ aria tenera e dai tratti facciali nord-europei,ha così lasciato la sua traccia nella settima edizione del Vendée Globe. Ma in poche parole, cos’è questa manifestazione ? Qualche curioso se lo chiede. Facendo uno studio approfondito, si arriva all’ ambita scoperta. Il Vendée Globe è una circumnavigazione solitaria,una competizione dove è severamente vietato l’ attracco o l’ assistenza, ideata da Philippe Jeantot nel 1989. Inizia e finisce nel medesimo luogo: les Sables-d’Olonne,comune francese nella regione della Loira.
Una missione, una possibilità di viaggio che affascina chi ama il nomadismo delle acque. Il vincitore oggi è un ingegnere di 29 anni, un appassionato di mare che da bambino andava in crociera con la famiglia e visitava l’ Oceano, tra le Antille, Capo Verde, le Canarie e gli Stati Uniti. Campione e pluripremiato, il francese si gode la notorietà e il primato. Ai microfoni degli intervistatori è apparso sorridente e rilassato, nonostante la sua ultima fatica. Ha voluto e potuto girare il mondo e chissà se racconterà la bellezza e pericolosità dell’ acqua, il fascino del vento che accarezza il viso e le difficoltà di duellare contro il freddo. In attesa di un suo libro o di una sua dichiarazione completa, viene da chiedersi per quale motivo abbia intrapreso un viaggio così faticoso. Solo per passione e titoli giornalistici ? “Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenze”. Oltre che un rimando dantesco a Ulisse, la citazione può essere una grande aspirazione per l’ uomo moderno ?
29 gennaio 2013
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