Michael Schumacher su Rubens Barrichello; Kimi Raikkonen e Fernando Alonso su Felipe Massa: le gerarchie, all’interno della Scuderia Ferrari, sono sempre state chiare. La scelta di puntare su una prima guida ha portato molto bene sia nell’era Schumacher, quando nelle case di McLaren e Williams c’era da fare i conti con la forte rivalità esistente tra i piloti, sia nel 2007, quando Raikkonen vinse il titolo iridato ai danni di Fernando Alonso e Lewis Hamilton (allora corridori della McLaren). Il modello caro a Jean Todt, però, non ha dato alla scuderia di Maranello molte soddisfazioni nel corso delle ultime stagioni di Formula 1: la gestione Stefano Domenicali, infatti, ha portato alla conquista di un solo campionato mondiale costruttori.
Il ritorno di Raikkonen in Ferrari, annunciato nella giornata di ieri dallo stesso pilota finlandese, segna adesso un cambiamento epocale: per la prima volta dopo numerosi anni la casa automobilistica presieduta da Luca Cordero di Montezemolo avrà a disposizione una coppia di numeri uno. L’uomo di ghiaccio da un lato, il pilota latino dall’altro. Due opposti all’interno dello stesso team. A Maranello, insomma, non vogliono farsi mancare proprio nulla.