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ESCLUSIVO – Gaspare Galasso (Il Re delle imbucate) si confessa: “Totti e De Rossi i più antipatici”

Tutto Gaspare Galasso su SportLover.it. Il “Re delle imbucate” confessa i retroscena delle sue più grandi avventure. Un viaggio lungo una  serie di “imbucate” tanto simpatiche quanto pericolose iniziato già da un paio d’anni.  Galasso è l’unico, assieme al suo grande amico di sempre Antonino Masse, ad essere riuscito ad intrufolarsi allo Juventus Stadium di Torino, così come in grandi eventi come le finali di Coppa Italia Napoli-Juventus e Inter-Palermo o addirittura all’estero, vedi l’impresa dell’Emirates Stadium nel match di Champions League, Arsenal-Napoli. Tifosissimo del Palermo, Gaspare ha avuto modo di incontrare da vicino i suoi beniamini, oltre a tanti altri protagonisti del calcio nostrano, che in certe occasioni non si sono dimostrati affatto amichevoli.

Dallo stadio Olimpico di Roma all’Emirates Stadium di Londra, qual è stata l’”imbucata” più difficile, la più grande, l’”imbucata” indimenticabile insomma?

Indubbiamente la finale di Coppa Italia del 20 maggio 2012, Napoli-Juventus, allo stadio Olimpico di Roma. Come ricordo ho fatto un tatuaggio (identico a quello realizzato da Marek Hamisk). E’ stata sicuramente l’”imbucata” più emozionante, sopratutto perchè si trattava di una finale di coppa ed io ero li a festeggiare come una persona dello staff. Ricordo addirittura il bagno di spumante negli spogliatoi, ho dovuto cambiarmi li dentro.

Quanto è stato complicato eludere la sicurezza dello Juventus Stadium di Torino e dell’Emirates Stadium di Londra?

L’”imbucata” relativa allo Juventus Stadium è stata una delle più facili. Pensavo di arrivare in una fortezza impenetrabile, invece è stato semplicissimo come potete vedere nel video postato sul mio canale YouTube “Iredelleimbucate” e ripreso anche da Studio Aperto (http://www.youtube.com/watch?v=QEPnaZL2Otk).
Per quanto riguarda l’Emirates Stadium di Londra, ero con il mio migliore amico e onestamente non ero convinto come le altre volte, perché eravamo alla prima “imbucata” in Champions League e sopratutto fuori dall’Italia. Nonostante in Inghilterra siano molto rigidi, il gioco è riuscito e ce l’abbiamo fatta.

Nel corso di una delle tue “imbucate” ti è mai capitato di scambiare qualche parola con un calciatore? Chi è stato il più simpatico e chi il più antipatico?

Capita molto spesso di scambiare qualche parola con un calciatore. Ci sono state persone molte gentili, ed una delle migliori è senza dubbio Antonio Nocerino. Indimenticabili ad ogni modo il matador Cavani, Pastore e Fabrizio Miccoli, che ogni tanto ci ha anche aiutato. Un episodio spiacevole è capitato con Francesco Totti e Daniele De Rossi. Durante Roma – Palermo (Stadio Olimpico, 16-04-2011, risultato 2-3) mi trovavo negli spogliatoi, mi sono avvicinato a Totti chiedendo la maglietta e mi ha letteralmente mandato a quel paese, invece De Rossi mi ha urlato “noooooo”. Una volta rientrato nello spogliatoio, Totti ha inviato le sue maglie a Liverani tramite il noto fisioterapista Vito Scala, che fuori dallo spogliatoio ci ha chiesto gentilmente  di consegnarle al giocatore del Palermo ed io gli risposi “si certo”, e mi sono dileguato.

Non hai paura di avere problemi con la legge?

Onestamente non ho affatto paura, dovrebbero avere più paura loro.

Qual è il vero motivo che ti spinge ad “imbucarti”?

Il vero motivo che mi spinge ad imbucarmi è che una volta andata bene la prima, ti rendi conto che la cosa può effettivamente durare e non hai motivo di fermarti. Inoltre è divertentissimo e puoi seguire la partita nel migliore dei modi. Penso sia il desiderio di molti ragazzi, no?

Grazie alle tue imprese hai conquistato un posto privilegiato nella trasmissione “Quelli che il calcio”, c’è un futuro da opinionista nella vita di Gaspare Galasso?

Onestamente il mio sogno non è assolutamente quello di fare l’opinionista, magari altro :-)

Qual è il prossimo obiettivo, sempre in termini di “imbucata”, e qual è lo stadio/sogno per un re delle imbucate come te?

Innanzitutto il prossimo obiettivo non si rivela mai. L’Olimpico rimane lo stadio che mi ha regalato più emozioni, vedi le due finali di Coppa Italia e altre due grandissime partite disputate dal Palermo rispettivamente contro Roma e Lazio. Per quanto riguarda il sogno, devo dire che lo stadio Bernabeu non mi dispiacerebbe affatto, ciao!!!


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L'Autore Daniele Demaio

Daniele Demaio
Laureato in Filosofia e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza. Sto frequentando il corso di Laurea Magistrale in Teorie della Comunicazione e Comunicazione Pubblica presso l’Università della Calabria. Tempestività e programmazione sono le mie più grandi qualità. Redattore sportivo. La mia più grande passione? Il calcio!

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