Nba: playoff, Oklahoma trema ma vince. Pacers sul velluto, Parker è l’incubo dei Lakers

Come da pronostico, Oklahoma batte Houston e si porta sul 2-0. Ma quanta fatica per gli uomini di Scott Brooks! Vice campioni in carica avanti per lunghi tratti del match. Pessimo finale di terzo quarto da parte degli ospiti che sprofondano a -15. Nel finale però i padroni di casa si fanno rimontare dai Rockets che, trascinati dal grande ex Jeff Harden, riescono a tornare in partita.

Houston mette paura ai Thunder, che però riescono ad amministrare il vantaggio e chiudere la pratica 105-102. Grande protagonista del match il solito devastante Kevin Durant, autore di 29 punti e di una prestazione da applausi a scena aperta. 29 punti anche per Russel Westbrook, decisivo in cabina di regia, anche lui tra i migliori.

Ottimo anche Sefolosha che, con le sue triple, è stato determinante nel finale di gara. Buona la prova anche di Ibaka che, a rimbalzo, ha fatto sentire tutto il suo strapotere fisico sugli avversari. Un’importante successo che proietta i Thunder al passaggio del turno, anche se i giochi restano aperti soprattutto dopo la grande reazione dei Rockets nel finale di gara. Adesso diventa decisiva gara 3 al Toyota Center.

Si portano sul 2-0 nella serie anche Indiana e San Antonio. Tutto facile per i Pacers che si sbarazzano degli Hawks 113-98. Atlanta sottotono e quasi mai in partita. Evidenti i problemi difensivi della squadra di coach Larry Drew. Mvp del match Paul George, che ha messo a referto 28 punti, manifestando un’eccellente condizione fisica. Performance brillante del numero 24 di Indiana, che si conferma partita dopo partita uno degli astri nascenti più promettenti dell’intera Nba.

Notte fonda per i Lakers, che vengono battuti anche in gara 2 dagli Spurs. San Antonio si impone 102-91, grazie alla fenomenale prova di Tony Parker, vera e propria spina nel fianco della difesa di Mike D’Antoni. Per il playmaker franco-belga 28 punti ed una prestazione superba che fa sognare in grande. Ad ovest, con Thunder, Pacers, Spurs e Clippers sul 2-0, resta equilibrata solo la sfida fra Nuggets e Warriors (con la serie sull’1-1 dopo le prime due gare).

Stasera gara 3 tra Clippers e Grizzlies, con i californiani che possono ipotecare l’approdo alle semifinali di conference. Stessa sorte che si augurano i campioni in carica dei Miami Heat, che in serata andranno a far visita ai Milwaukee Bucks. Avvincente lo scontro tra Bulls e Nets (serie sull’1-1). Si profila per gli appassionati anche qui una partita affascinante.

Nba, playoff: James demolisce i Bucks, volano i Thunder, Parker stende i Lakers

Nella domenica dei playoff Nba, tutto facile per le due grandi favorite. All’American Airlines Arena i Miami Heat travolgono i Bucks 110-87. Prestazione superlativa dei padroni di casa che hanno manifestato un’eccellente condizione fisica. Una grande prova di forza dei campioni in carica che hanno letteralmente dominato il confronto dall’inizio alla fine.

Grande protagonista del match il solito fenomenale LeBron, che sfiora la tripla doppia e mette a referto 27 punti. Devastante la prova di King James che ha dato spettacolo, coadiuvato da Wade e Bosh, anche loro tra i migliori in campo. Agli ospiti non sono bastati i 26 punti dell’ottimo Brandon Jennings.

Vittoria convincente anche per Oklahoma, che tra le mura amiche vince 120-91 gara 1 contro Houston. Man of the match Kevin Durant, autore di 24 punti ed una performance da applausi. Per i Rockets inutili i 20 punti dell’ex di turno: James Harden.

Nel giorno del ritorno in Nba di Tracy Mc Grady ingaggiato da San Antonio dopo l’esprienza in Cina, si portano sull’1-0 nella serie anche gli Spurs che al AT&T Center superano i Lakers 91-79. La squadra di Mike D’Antoni tiene testa agli uomini di Popovich grazie ai rimbalzi di Gasol e i canestri di Howard, ma poi crollano nel finale sotto i colpi di Tony Parker, decisivo con i suoi 18 punti. Per i texani buona la prova anche di Manu Ginobili.

Parte bene anche Indiana, che inizia il suo cammino playoff battendo Atlanta 107-90. Pacers trascinati dalla serata di grazia di Paul George, che incide sulla gara con una fantastica tripla doppia. Per la guardia di Palmdale, 23 punti che spezzano le ali degli hawks. Indiana sempre più rivelazione di questa stagione Nba. Una squadra interessante e ben organizzata che potrebbe insidiare lo strapotere di Heat e Thunder.

Playoff che entrano nel vivo. Incontri già decisivi che potrebbero segnare il cammino di diverse squadre. Stasera scontro tra Bulls e Nets e sfida tra Grizzlies e Clippers.

Nba: Lakers al settimo cielo! playoff raggiunti: ecco tutti gli accoppiamenti

Una rincorsa durata settimane. Un obiettivo fortemente voluto e conquistato, nonostante una stagione travagliata e ricca di ostacoli. I Lakers sono ai playoff! La squadra di Mike D’Antoni era attesa stanotte dalla gara più importante tra le mura amiche dello Staples Center. In caso di sconfitta contro i Rockets, i californiani sarebbero scivolati al nono posto, a vantaggio proprio di Houston e di Utah, che avrebbero avuto accesso ai playoff.

Invece, i Lakers sfoderano la grande prova d’orgoglio e vincono 99-96 dopo i tempi supplementari, nonostante la pesante assenza del proprio uomo simbolo Kobe Bryant. Decisivo per i padroni di casa Steve Blake, che ha fatto la differenza in cabina di regia, realizzando 24 punti. Positive le prestazioni anche di Pau Gasol e Dwight Howard. Agli ospiti non sono bastati i 30 punti del “yellow mamba” Jeremy Lin.

Per i Lakers un successo importantissimo che permette ai gialloviola di terminare la regoular season al settimo posto e di evitare i temibilissimi Thunder. Per i 16 volte campioni del mondo, nei playoff sarà comunque impresa ardua contro gli Spurs di Tony Parker.

Gli altri accoppiamenti della Western Conference vedranno Oklahoma contro Houston, Nuggets-Warriors e Clippers-Grizzlies. Ad Est spicca la sfida tra i Knicks di Melo Anthony e i Celtics di Paul Pierce, mentre, gli Heat, detentori del titolo, se la vedranno contro i Milwaukee Bucks. Indiana-Atlanta e Brooklyn Chicago i restanti incontri. Si inzia sabato, ore 21 italiana. La caccia all’anello entra nel vivo. Lo spettacolo è garantito.

Ecco i risultati di stanotte:

Memphis-Utah 86-70
Denver-Phoenix 118-98
Dallas-New Orleans 99-87
Portland-Golden State 88-99
Miami Heat – Orlando Magic 105-93
LA Lakers – Houston Rockets 99-96 dts
New York Knicks – Atlanta Hawks 98-92
Brooklyn Nets – Detroit Pistons 103-99
Toronto Raptors – Boston Celtics 114-90
Indiana Pacers – Philadelphia 76ers 95-105
Oklahoma City Thunder – Milwaukee Bucks 89-95
Charlotte Bobcats – Cleveland Cavaliers 105-98
Sacramento Kings – Los Angeles Clippers 108-112
San Antonio Spurs – Minnesota Timberwolves 95-108

Classifiche finali:
Eastern Conference
1) MIAMI HEAT (66-16)
2) NEW YORK KNICKS (54-28)
3) INDIANA PACERS (49-32)
4) BROOKLYN NETS (49-33)
5) CHICAGO BULLS (45-37)
6) ATLANTA HAWKS (44-38)
7) BOSTON CELTICS (41-40)
8) MILWAUKEE BUCKS (38-44)

Western Conference
1) OKLAHOMA CITY THUNDER (60-22)
2) SAN ANTONIO SPURS (58-24)
3) DENVER NUGGETS (57-25)
4) LOS ANGELES CLIPPERS (56-26)
5) MEMPHIS GRIZZLIES (56-26)
6) GOLDEN STATE WARRIORS (47-35)
7) LOS ANGELES LAKERS (45-37)
8) HOUSTON ROCKETS (45-37)

Accoppiamenti play off:
EAST:
Miami Heat vs Milwaukee Bucks
New York Knicks vs Boston Celtics
Indiana Pacers vs Atlanta Hawks
Brooklyn Nets vs Chicago Bulls

WEST:
Oklahoma City Thunder vs Houston Rockets
San Antonio Spurs vs Los Angeles Lakers
Denver Nuggets vs Golden State Warriors
Los Angeles Clippers vs Memphis Grizzlies

Serie A, Doppio Vidal all’Olimpico: Lazio battuta 2-0, Juve a +11!

Nel posticipo della 32esima giornata di Serie A, la Juve batte 2-0 la Lazio all’Olimpico ed ipoteca il suo secondo scudetto consecutivo. I campioni d’Italia passano a Roma grazie alla doppietta realizzata nel primo tempo da Arturo Vidal. Con questo successo gli uomini di Conte riscattano la recente eliminazione in Champions League e conquistano la loro quinta vittoria di fila in questo campionato stradominato. Per l’occasione Conte si affida a Vucinic unica punta con Marchisio a supporto. Peluso nella difesa a tre al posto dell’infortunato Chiellini. A centrocampo spazio a Pogba al fianco Vidal e Pirlo.

Problemi di formazione, invece, per Vladimir Petkovic che schiera una Lazio rimaneggiata, con una difesa completamenta da reinventare. Gonzalez arretrato a terzino destro, risploverato Stankevicius a sinistra, Ciani e Cana i centrali davanti a Marchetti. Pronti-via e l’approccio alla gara è tutto a tinte bianconere. Juve più presente a centrocampo, Lichtsteiner propositivo a destra e Vucinic tra i più ispirati.

Al’8’ il montenegrino penetra in area, dopo un bel fraseggio al limite, e viene steso da un’entrata killer di Cana, che aggancia da dietro il numero 9 juventino. Per l’arbitro Giannoccaro non ci sono dubbi: rigore netto. Dal dischetto si presenta Arturo Vidal, che con grande freddezza sceglie l’angolo giusto e spiazza Marchetti per il gol dell’1-0. Juve in vantaggio e Lazio in balia dell’avversario.

I biancocelesti stentano a reagire. La capolista macina gioco e, dopo un paio di nitide occasioni da gol, trova la rete del 2-0 sempre con Vidal, che batte Marchetti in uscita con un morbido tocco sotto. Ospiti al riposo con il doppio vantaggio. All’intervallo Petkovic sostituisce un inesistente Hernanes gettando nella mischia Ederson. Il tecnico ex Basilea prova anche la carta Libor Kozak, capocannoniere della Lazio in Europa League.

Il centravanti ceco ha di testa la grande chance per riaprire la gara, ma la spreca clamorosamente graziando Buffon da due passi. Superlativo l’estremo difensore bianconero, che si oppone con un grande intervento su una potente incornata di Ciani. La Juve risponde, provando a chiudere definitivamente la partita. Marchisio al volo si divora il gol del possibile 3-0, dopo una respinta affannosa di Marchetti su punizione calciata da Andrea Pirlo. I bianconeri gestiscono il match fino al triplice fischio finale.

Finisce 2-0 per la Juve, che continua così la sua marcia inarrestabile in vetta alla classifica. Da segnalare una prestazione di grande maturità di Paul Pogba, tra i migliori in campo. Bene anche Bonucci e Barzagli, decisivo Vidal. Ottima prova degli uomini di Conte, che hanno amministrato il doppio vantaggio con evidente padronanza e superiorità.

Tre punti meritati per la Juventus, che approfitta del pareggio di ieri sera a San Siro tra Milan e Napoli. I campioni d’Italia allungano a +11 il distacco su Cavani e compagni e vedono ormai la bandiera a scacchi. Traguardo ad un passo. Ora per la matematica servono 7 punti per la conquista dello scudetto. Tricolore vicinissimo. Juve in fuga per la vittoria. Che la festa abbia inizio!

Serie B: rimonta incredibile del Bari! Livorno corsaro a Varese, solo un pareggio per il Sassuolo

Serie B: rimonta incredibile del Bari! Livorno corsaro a Varese, solo un pareggio per il Sassuolo

Dopo la vittoria dell’Empoli a Grosseto ed il pari tra Cesena e Verona negli anticipi di ieri, oggi pomeriggio si è completato il quadro della 36a giornata del campionato di Serie B.

A Modena la capolista Sassuolo non va oltre il pari con il Brescia. Il match finisce 1-1 come nella gara d’andata. Al vantaggio di Corvia per i lombardi risponde Longhi a 5 minuti dalla fine.

Approfitta di questo pareggio il Livorno di Davide Nicola, che vince 3-1 sul campo del Varese, grazie alla doppietta di Belingheri e al gol di Dionisi (di Ebagua la rete della bandiera per i padroni di casa). Vittoria importante per i toscani che salgono a quota 70 e si portano a sole 4 lunghezze dal Sassuolo capolista.

Il miglior modo di ricordare Pierpaolo Morosini, giovane centrocampista amaranto che perse la vita un anno fa nella tragica partita Livorno-Pescara. Negli altri risultati di giornata, incredibile rimonta del Bari che al San Nicola rimonta 3 reti alla Virtus Lanciano.

Ottimo primo tempo degli abbruzzesi che vanno al riposo in vantaggio di 3 gol, ma nella ripresa arriva la reazione degli uomini di Torrente che riescono nell’incredibile impresa di segnare 4 gol e vincere la partita. Una rimonta clamoroso stile Liverpool nella finale di Champions 2005 ad Istambul. Anche questa volta 3 reti in 6 minuti (dal ‘63 al ‘69). Decisiva la rete del giovane ivoriano scuola Roma, Gadji Tallo.

Tre punti fondamentali che permettono ai pugliesi di allontanarsi dalle sabbie mobili della bassa classifica e dallo spettro dei playout. Finisce 3-3 il derby tra Padova e Cittadella. All’Euganeo gara spettacolare, ricca di gol ed emozioni, decisa dal pareggio al ‘59 di Ze Eduardo. Successo esterno per il Modena che espugna 3-2 il Del Duca di Ascoli. Vittorie casalinghe per Ternana, Crotone, Juve Stabia e Novara.

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Nba: 62 volte Heat! colpo playoff dei Lakers a Portland, sorridono Nets e Nuggets

Nella notte Nba, passo decisivo per i Lakers nella corsa all’ultimo posto utile per accedere ai play off. Al Rose Garden Arena di Portland i californiani s’impongono 113-106, grazie ad una devastante prestazione di Kobe Bryant. Il mamba mette a referto 47 punti, sua massima performance stagionale e trascina i suoi ad un successo di capitale importanza per le sorti dei gialloviola in questa travagliata stagione.

Gli uomini di Mike D’Antoni conquistano così la loro 42esima vittoria stagionale e consolidano la loro ottava posizione nella Western Conference. Potrebbe essere questo l’allungo decisivo per respingere gli assalti degli Utah Jazz. Ai Blazers non è bastata la superlativa prova del talentuoso rookie Damian Lillard, autore di 38 punti.

Ad ovest, oltre ai Lakers, sorridono anche i Nuggets che, senza il Gallo infortunato, si confermano una squadra solida e ben organizzata, davvero tosta da affrontare tra le sue mura amiche. Al Pepsi Center, Denver batte San Antonio 96-86. Da evidenziare l’eccellente performance dei padroni di casa, soprattutto nel finale di gara. Decisivi i 29 punti di Wilson Chandler e i 28 di Corey Brewer.

Serata da dimenticare, invece, per i Dallas Mavericks, che vengono battuti in casa 102-91 dai Phoenix Suns e danno il loro definitivo addio ai sogni play off. Successo esterno dei Brooklyn Nets che espugnano 101-93 il TD Garden di Boston. Man of the match Deron Williams con i suoi 29 punti. Inutili per i Celtics i 23 del solito Paul Pierce.

Continua senza freni la marcia inarrestabile dei Miami Heat. I campioni in carica vincono 103-98 sul campo dei Wizard ed estendono a 62 il numero di vittorie in questa regoular season. Numeri impressionanti per un’armata che sembra davvero invincibile e che resta la maggiore accreditata alla vittoria finale. Sorprese playoff permettendo.

Ecco gli altri risultati della notte:
Philadelphia 76ers-Atlanta Hawks 101-124
Orlando Magic-Milwaukee Bucks 113-103 dts
Cleveland Cavaliers-Detroit Pistons 104-111
Sacramento Kings-New Orleans Hornets 121-110
Los Angeles Clippers-Minnesota Timberwolves 111-95

Serie A: Hernanes illude, poi spreca e Totti pareggia. Il derby di Roma finisce 1-1!

A Roma il derby vale molto più di 3 punti. A Roma questa gara vale una stagione.

Dopo il 3-2 per la Lazio nel match d’andata, le due squadre della capitale si affrontavano per il posticipo della 31a giornata di questo campionato.

Anche questa volta è stata sfida molto intensa e combattuta. Anche questa volta spettacolo ed emozioni non sono mancate. Primo tempo a tinte biancocelesti. Sono degli uomini di Petkovic i primi sussulti della partita. Candreva, con un potente destro da fuori area, chiama Marteen Stekelemburg al grande intervento. Preludio del siluro di Hernanes, che sbloccherà la gara qualche minuti più tardi.

Approccio migliore della Lazio, con la Roma che prova a rispondere con l’estro di Totti e Lamela. L’argentino aggancia in area un gran pallone e semina il panico nella difesa avversaria, poi Gonzalez libera e sventa ogni pericolo.

La Lazio riprende in mano le redini della gara e sblocca al 16’ con un sinistro letale di Hernanes, che dai 25 metri trova l’incrocio alla destra dell’incolpevole Stekelemburg e porta i suoi in vantaggio. Gol da autentico fuoriclasse quello del numero 8 laziale. Una rete destinata a esser ricordate tra le più belle nella storia di questo derby, giunto alla sua 140 edizione in Serie A.

Lazio avanti e Roma che stenta a reagire. I biancolesti recriminano un rigore per un presunto tocco di mano volontario di Marquinos in area di rigore. L’arbitro Mazzoleni fa proseguire. Hernanes sembra in serata di grazia e inventa un assist sublime per Lulic, che si inserisce e riesce comunque a calciare verso la porta di Stekelemburg, ma l’olandese non si fa sorprendere e copre bene il suo primo palo.

L’ultimo episodio degno di nota della prima frazione di gioco è un’azione d’applausi della Roma. Florenzi si libera di Gonzalez con una giocata sopraffina, scarico per Totti che calcia di potenza dal limite dell’area, ma Marchetti non si fa sorprendere. Si va all’intervallo con la Lazio in vantaggio 1-0.

La ripresa si apre con una mano galeotta di Marquinos, che recidivo regala il rigore agli avversari. Dal dischetto Hernanes per la doppietta personale e per il 2-0 che chiuderebbe virtualmente i giochi. Il brasiliano spiazza Stekelemburg, ma il suo piatto destro è troppo largo e la palla sfiora il palo, terminando sul fondo.

Gol mancato, gol subito. Dal possibile raddoppio laziale al pareggio romanista. Ancora protagonista Hernanes, croce e delizia della Lazio in questo derby. Il trequartista biancoceleste aggancia Pjanic in area. Rigore netto. Dagli 11 metri Totti non sbaglia ed è 1-1. Si tratta della rete numero 127 in A per il capitano giallorosso. Il nono centro in carriera nel derby della capitale.

In 6 minuti Biava prende due gialli e lascia la sua squadra in 10 per doppia ammonizione. La partita cambia volto, la Roma adesso prova a vincere, sfruttando l’uomo in più. Totti da calcio d’angolo pennella un pallone perfetto per la testa di Lamela, che spreca a porta completamente vuota. Ancora il capitano rominista a suonare la carica. Punizione potente e rasoterra, Marchetti si distende e blocca.

Nel finale, match combattuto a centrocampo, occasioni poche e risultato che non varia. Il derby finisce 1-1. Una parità che a Roma non si vedeva da ben 6 stagioni! Pareggio che può essere ben visto dall’ambiente laziale (biancocelesti vittoriosi all’andata e avanti in classifica).

Lazio che pareggia in inferiorità numerica e porta a casa un buon punto, che consolida la quinta posizione, davanti all’Inter e ad una sola lunghezza dalla Fiorentina quarta. Roma, invece, che spreca l’ennesima grande occasione. Giallorossi che restano ancorati in settima posizione a quota 48.

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Serie A, doppio Vucinic stende il Pescara: Juve a +12!

La 31a giornata di Serie A, si apre con il successo di misura della capolista Juventus che batte in casa 2-1 il Pescara di Christian Bucchi.

Allo Stadium, sfida proibitiva per gli abbruzzesi ultimi in classifica. I bianconeri, però non sottovalutano l’impegno e si schierano in campo con diversi titolari. Campioni d’Italia a caccia della quarta vittoria consecutiva in campionato e di un pronto riscatto dopo la deludente prova dell’Allianz Arena contro il Bayern in Champions.

Conte concede un turno di riposo a Buffon e affida la propria porta a Storari. Difesa con Marrone, Bonucci e Peluso, visto le squalifiche di Chiellini e Barzagli. Centrocampo con Pogba in cabina di regina al posto di Pirlo e attacco composto dalla coppia Vucinic-Giovinco.

Bianconeri che fanno la partita e con un ispirato Lichtsteiner creano diversi pericoli sul fianco sinistro della difesa avversaria. La prima occasione vede protagonista proprio il terzino svizzero, che trova Giaccherini solo al centro dell’area. L’esterno ex Cesena si coordina e a volo calcia verso la porta di Pelizzoli, ma l’estremo difensore abbruzzese neutralizza con grande reattività.

Il portiere biancazzurro decide di calare la saracinesca e sarà uno dei grandi protagonisti del match con le sue ottime parate. La Juve macina gioco e oaccsioni, ma non riesce a sbloccare il risultato. Giovinco sguscia tra i difensori avversari ma la sua conclusione a botta sicura trova l’opposizione di Pelizzoli, che è bravissimo ad opporsi anche ad un piatto ravvicinato di Vidal, ben imbeccato da Vucinic.

La formica atomica tenta di trovare spazio fra le linee della difesa pescarese e si mostra tra i più propositivi tra le file dei padroni di casa. Sembra poter essere un pomeriggio positivo per lui, quando è costretto ad abbandonare il campo in barella, dopo uno scontro di gioco. Le sue condizioni destano preoccupazione. Potrebbe trattarsi di una distorsione al ginocchio destro.

Conte correi ai ripari e getta nella mischia Quagliarella, che dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo coglie il palo con un potente destro incrociato. L’ultima emozione del primo tempo è rappresentata da un tiro piazzato di Giaccherini che chiama Pelizzoli al grande intervento. Primi 45 minuti a reti inviolate, con la Juve ad attaccare ed il Pescara a difendersi.

Il copione non cambia nella ripresa, con gli ospiti all’angolo e i padroni di casa a sferrare colpi a ripetizione, sperando di trovare lo spunto giusto per il ko. Pogba incanta a centrocampo e lancia in verticale Quagliarella che a volo calcia a botta sicura, ma Pelizzoli è ancora una volta insuperabile.

La porta abbruzzese sembra stregata, ma la Juve non molla e continua ad assediare la porta avversaria. Al 73’ arriva l’episodio che cambia le sorti della gara. Vucinic riceve palla da calcio di punizione e con un pregevole colpo di tacco, manda in porta Vidal, che viene strattonato da Rizzo.

L’arbitro Peruzzo non ha dubbi, rigore ed espulsione per chiara occasione da gol. Pescara in 10 e Vucinic dal dischetto. Il montenegrino è freddo e non sbaglia, riscattando la sua opaca prova fino a quel momento. Il centravanti bianconero, preso dell’entusiasmo del gol realizzato, si leva i pantaloncini nell’esultanza.

La sua gioia è incontenibile e la sua classe ne trae vantaggio. Dopo essersi sbloccato, infatti, Vucinic si libera bene di un diretto avversario e trova anche la rete del 2-0 che chiude la partita.

Nei minuti finali, la capolista cerca di gestire il doppio vantaggio, ma il Pescara riapre la gara con Emmanuel Cascione, grazie ad un siluro dai 30 metri, che si insacca all’incrocio della porta dell’incolpevole Marco Storari.

La Juve contiene palla, fa trascorrere i minuti e porta a casa un successo prezioso che la porta a +12 sul Napoli, impegnato domani al San Paolo contro il Genoa. Vittoria fondamentale in chiave scudetto per i bianconeri, che ormai vedono il traguardo.

A 7 giornate dalla fine del campionato, il tricolore è sempre più vicino e saldamente nelle mani dei ragazzi di Conte, che adesso sono attesi dalla grande notte di Champions mercoledì sera contro Robben e compagni.

Con tutto il rispetto, la Juve non avrà di fronte il modesto Pescara, ma una corazzata capace di giungere in finale di Champions per ben 2 volte negli ultimi 3 anni. Oggi si spengono probabilmente in maniera quasi definitiva le speranze di rimonta di Napoli e Milan.

Mercoledì l’appuntamento con la storia, per credere nella rimonta sul Bayern. Lo svantaggio dell’andata rende l’impresa ai limiti del possibile, ma i bianconeri hanno il dovere di crederci e provarci. Difficile, ma non impossibile.

Nba: Gallinari ko, ai Thunder lo scontro fra titani contro gli Spurs

Una notte Nba simile alla notte degli Oscar. Tre partite con grandi attori protagonisti, due delle quali possiamo paragonarle ad due celebri film: “la caduta degli dei” e “scontro fra titani”.

Il primo titolo riguarda la sfida del Pepsi Center di Denver fra i Nuggets e i Mavericks. Vittoria amara per i padroni di casa, che battono di misura Dallas 95-94, ma perdono per infortunio il loro leader e uomo simbolo Danilo Gallinari.

L’azzurro, dopo un brusco movimento, cade al suolo durante il secondo quarto. E’ questa la caduta di una delle stelle più luminose del basket americano. E’ questo il momento in cui si infortunia una delle divinità dell’olimpo Nba. Gli appasionati trattengono il respiro, temendo un lungo stop del Gallo.

Le sue urla di dolore e l’uscita dal campo in sedia a rotelle non fanno presagire segnali di immediata ripresa. Potrebbe trattarsi di una rottura del crociato anteriore, che comprometterebbe non solo il finale di stagione, ma forse l’intera carriera di questo innato talento.

Il successo sui Mavs, non può che passare in secondo piano. L’unica cosa che conta adesso per gli uomini di George Karl è il recupero di Gallinari. Le sue condizioni verranno valutate nelle prossime ore. Sorriso infranto, dunque, per i Mavs che potrebbero presentarsi ai playoff senza il fenomeno che con le sue straordinarie giocate ha fatto le fortune dei californiani durante l’intera regoular season.

Nel frattempo, Denver consolida la sua terza posizione nella Western Conference alle spalle delle due grandi corazzate che stanotte da Oklahoma si sono date battaglia. Thunder vs Spurs: “Scontro fra titani”. Alla fine l’hanno spuntata Westbrook e compagni. Il playmaker mette a referto 27 punti, che diventano un macigno insostenibile per gli avversari, se associati ai 25 del solito Kevin Durant.

La premiata ditta stende San Antonio e i Thunder stravincono 100-88. Per gli Spurs inutili i 24 punti dell’ottimo Tim Duncan. Texani che adesso dovranno affrontare anche la “grana” Parker, afflitto da una tendinite al polpaccio.

Nella terza gara della notte, vittoria esterna per i Chicago Bulls che espugnano 92-90 il Madison Squadre Garden di New York. Brooklyn Nets battuti da una splendida prestazione di Carlos Boozer, che ha messo a referto 29 punti ed ha trascinato i compagni per l’intero arco del match.

Successo importante per la squadra di che si appresta a riabbracciare il rientrante Marco Belinelli. Una notizia molto importante per i Bulls e per il basket italiano, con la speranza di un recupero lampo anche per Danilo Gallinari.

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Champions League, il Real ipoteca la semifinale: Galatasaray travolto 3-0 al Bernabeu!

Nell’andata dei quarti di Champions League, grande prestazione del Real che travolge 3-0 il Galatasaray al Santiago Bernabeu di Madrid. Gara dominata dai campioni di Spagna, che ipotecano così la qualificazione alle semifinali della massima competizione continentale. Partita a senso unico, condotta con grande maestria dai padroni di casa.

Merengues padroni del match sin dalle prime battute di gioco. Vantaggio madrileno al 9’ grazie al solito Cristiano Ronaldo, abile a sfruttare un assist sublime di Ozil e a battere Muslera in uscita, con un morbido tocco sotto.

Dopo aver sbloccato il risultato, gli uomini di Josè Mourinho continuano a macinare occasioni, sfruttando la classe di Ozil e le rapide ripartenze di CR7 e Angel Di Maria. Gli ospiti provano ad impensierire Diego Lopez, con azioni di ripartenza.

I turchi affidano i loro attacchi alle finalizzazioni di Didier Drogba, ex pupillo di Mou ai tempi del Chelsea. L’ivoriano cerca di trovare la zampata vincente, ma è ben contenuto dalla marcatura di Sergio Ramos.

Opaca anche la prova del grande ex: Wesley Sneijder. Il trequartista olandese è apparso sottotono e ancora distante dalla migliore condizione fisica. Galatasaray che ha risentito della serata poco brillante di alcuni uomini chiave.

Il Real, invece, ha dato lustro alla propria manovra, valorizzando la qualità delle sue tante stelle. Madrileni cinici e spietati, che al 29’ sono riusciti a trovare la rete del raddoppio con Karim Benzema.

Primo tempo che si chiude con le merengues al riposo col doppio vantaggio. Nella ripresa, i blancos amministrano la gara e riescono a trovare anche il gol del pesantissimo 3-0 con Gonzalo Higuain, che di testa incorna una perfetta punizione calciata dalla lunga distanza da Xabi Alonso.

La rete dell’argentino, con molta probabilità, chiude definitivamente i giochi in chiave qualificazione. Ronaldo e compagni intravedono la semifinale. Discorso chiuso con una gara d’anticipo? Nel calcio, come nella vita, mai dire mai, però francamente ora al Galatasaray servirà ben più che un’impresa.

Difficile pensare ad un ribaltone clamoroso nella gara di ritorno in programma nell’infernale Ali Sami Yen di Istambul. Pratica archiviata, dunque, per i madrileni, che andranno in Turchia a gestire con serenità l’enorme vantaggio. Mou può dormire sonni tranquilli, grazie ad una squadra di grandi campioni che corre a 1000.

Il cammino verso la decima Coppa dei Campioni continua a vele spiegate. Questa sembra essere la volta buona. Potrebbe essere arrivato il momento di riconquistare quell’ambito trofeo che manca a Madrid dal 2002. Il Real vola e si candida sempre più ad essere una delle favorite alla vittoria finale.