“Come ho già detto in passato, mi piacerebbe arrivare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, per poi ritirarmi a 30 anni. Nel futuro non so, ho tante passioni: io ho sempre sognato di fare il calciatore professionista, chissà che non si presenti questa possibilità“. L’uomo più veloce della terra, Usain Bolt, pensa al ritiro dopo i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro del 2016. A Bruxelles, lo sprinter giamaicano ha confessato l’intenzione di lasciare le piste d’atletica per dedicarsi ad altre attività.
C’è un però. Prima di ritirarsi definitivamente, Bolt ha in mente di di voler vincere altre tre medaglie a Rio, di voler conquistare un altro record del mondo nei 200 il prossimo anno, e magari di prendersi l’oro anche ai Giochi del Commonwealth. Sollo allora, il primatista del mondo dei 100m e 200m si sentirà appagato. Il vero obiettivo è quello di eguagliare due icone sacre dello sport come Ali e Pelè: “se voglio essere considerato tra i più grandi, con Ali e Pelè, devo dominare fino al ritiro. Non posso permettermi un anno sabbatico.